01/10/2021 - 17:33

Green Bitcoin: ecco il primo token minato da energia vulcanica

Economia.

È nato il primo Bitcoin minato dai vulcani di El Salvador. Ne dà conferma il presidente Nayib Bukele, tramite un messaggio ufficiale su Twitter.
La notizia, oltre a sollecitare i mercati, potrebbe rivelarsi la svolta green per un’ulteriore espansione di BTC in ambito corporate e finanziario.
criptovalute
Criptovalute: nasce il primo Bitcoin minato dai vulcani di El Salvador

Potrebbe essere la svolta green che tutti aspettavano per un’ulteriore espansione di BTC in ambito corporate e finanziario.

Nessuno gli aveva dato troppo credito. E invece da poche ore possiamo dare il benvenuto al primo Bitcoin che è stato estratto utilizzando l’energia dei vulcani di El Salvador. Un progetto sul quale Nayib Bukele, presidente di El Salvador,  aveva dato ragguagli poco più di un giorno fa, e che oggi, pur essendo ancora in fase di test, ha iniziato a produrre i propri Bitcoin.

“Una notizia straordinaria per tutti gli appassionati di BTC, ma anche per chi ha già investito nel coin -  spiega Gianluca Grossi di Criptovaluta.it che per primi hanno lanciato la notizia in Italia – il motivo è semplice: questa potrebbe essere la svolta green che tutti aspettavano per un’ulteriore espansione di BTC in ambito corporate e finanziario”.

Il presidente Nayib Bukele, tramite un ufficiale su Twitter, conferma che si è avviato il mining di Bitcoin tramite energia vulcanica, o meglio, energia geotermica, che viene ricavata dai tanti vulcani che insistono sul territorio di El Salvador. 

Una storia che in realtà ha radici relativamente profonde, perché subito dopo l’annuncio della Ley Bitcoin che ha reso la criptovaluta legal tender nel paese, si è iniziato a parlare, sempre per bocca del presidente salvadoregno, della possibilità di sfruttare energia geotermica a basso costo per il mining Bitcoin.

“In prima battuta si era parlato di offrire questa opportunità a società di mining private -  prosegue Gianluca Grossi - mentre da quanto si potrebbe comprendere dallo screenshot offerto da Bukele, potrebbe trattarsi di un’operazione con partecipazione statale”. Il primo screnshot riporta la creazione di poco più di 0,01 BTC, che ai prezzi attuali valgono poco più di 450$. Una piccola somma ma siamo ancora in fase di test e con ogni probabilità con soltanto una frazione delle macchine ASIC online.

Sono diversi i Paesi che si stanno buttando sul mining Bitcoin. In particolare tra quelli che hanno a disposizione energia elettrica a basso costo e rinnovabile. È quanto ad esempio stanno provando a fare in Laos, così come sembrerebbe il caso della Bielorussia e presto di altri paesi del ontano oriente, Cina ovviamente esclusa.

“Sono possibilità che sono nate anche grazie al passo falso della Repubblica Popolare Cinese – prosegue Grossi - che ha costretto alla fuga imprese e privati che si occupavano di Mining Bitcoin”. Una fuga che ha permesso a molti di guardarsi intorno – e anche a nuovi agenti di entrare su questo mercato.

Dalla sua El Salvador avrà anche la Ley Bitcoin, con il portafoglio Chivo che continua a crescere in termini di adozione – complici anche sconti sul carburante che ad esempio, in questi giorni, possono ottenere tutti coloro i quali utilizzeranno BTC per pagare benzina nel paese.

Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile
Articoli correlati