01/01/2013 - 01:00

Gorbaciov: con Green Drop Award Venezia guarda al futuro

«Il Green Drop Award che sarà ospitato alla 69esima Mostra del Cinema di Venezia è un simbolo del legame tra sviluppo umano e sostenibilità ambientale. Per questo agli organizzatori della manifestazione vanno i miei elogi per aver accolto la proposta di creare un premio cinematografico dedicato all'ambiente e alla cooperazione tra i popoli».

A poche ore dall'apertura ufficiale del tradizionale appuntamento in Laguna, il Premio Nobel per la Pace Mikhail Gorbaciov, fondatore di Green Cross International, commenta così la decisione di inserire fra i premi collaterali della kermesse cinematografica, il Green Drop Award, ideato dall'associazione Green Cross Italia e dal Comune di Venezia, con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente, della Regione del Veneto e dell'Assessorato all'Ambiente e Città sostenibile. «Venezia ha giocato nei secoli un ruolo cruciale nel progresso della civiltà umana. Oggi, in un periodo in cui il mondo è a un punto di svolta del suo sviluppo, Venezia continua a tracciare un percorso verso il futuro», ha proseguito Gorbaciov. «La creazione di questo premio aiuterà registi, sceneggiatori e attori a diventare ambasciatori di un messaggio di ottimismo per il futuro di tutta l'Umanità».
 
Un ringraziamento va anche al regista Ermanno Olmi, che presiederà la giuria del premio: «Sono particolarmente felice che un maestro del cinema italiano come Olmi abbia accettato di essere il primo presidente della giuria del Green Drop Award. La sua visione del mondo infatti è particolarmente vicina allo spirito della Green Cross International». Della Selezione ufficiale del concorso faranno parte 18 film. Il premio sarà assegnato all'opera che "meglio abbia interpretato i valori dell'ecologia e dello sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alla conservazione del Pianeta e dei suoi ecosistemi per le generazioni future, agli stili di di vita e alla cooperazione fra i popoli". La premiazione avverrà venerdì 7 settembre alle 19.30.
 
«L'obiettivo del premio - spiega il presidente di Green Cross International, Alexander Likhotal - è incoraggiare l'industria cinematografica a sostenere e produrre film che possano influenzare l'opinione pubblica su temi quali il climate change e la sostenibilità ambientale. Sono certo che riconoscimenti come questo possano spingere una nuova generazione di giovani registi a trovare spunti per opere originali e che tocchino la sensibilità del pubblico». La mission del progetto di Green Cross Italia, che coinvolge la Biennale di Venezia, il Comune di Venezia e l'Assessorato all'ambiente della città, è infatti quello di promuovere oltre al premio vero e proprio una serie di attività che diano ulteriore importanza all'iniziativa e attirino l'attenzione dell'opinione pubblica. Per questo, durante i giorni del festival, sono previsti alcuni incontri speciali.
 
Il 31 agosto Claudia Gerini, Ambasciatrice di Green Cross in Italia, parteciperà ad un incontro con i rappresentanti dell'assocazione presenti alla Mostra di Venezia. Il 4 settembre, alle ore 20 presso la Sala Tropicana dell'Hotel Excelsior, in collaborazione con la Fondazione Ente dello Spettacolo, i membri della giuria, Ermanno Olmi, Ugo Gregoretti, Franco Iseppi, Anita Kravos, Caterina Dezuanni e la madrina del premio Claudia Cardinale presenteranno ufficialmente il Green Drop Award e sarà proiettato il documentario "Cinema & Ambiente" realizzato per l'occasione da Dixit Scienza/Rai per i 150 Anni dell'Unità d'Italia. Il 5 settembre, presso il Teatro Cinema Aurora di Marghera, alle ore 21, sarà proiettato il film "Una lepre con la faccia da bambina" di Gianni Serra, film Rai del 1988 tratto dal romando di Laura Conti e ispirato all'incidente dell'industria chimica di Seveso del 1976. Un tema che i fatti dell'Ilva di Taranto rendono drammaticamente attuale. Alla proiezione parteciperà l'Assessore all'ambiente e città sostenibile di Venezia Gianfranco Bettin e Paolo Rabitti, già consulente nel processo per il Petrolchimico di Marghera e autore del recentissimo libro-inchiesta su Seveso "Diossina. La verità nascosta" (Feltrinelli, 2012).

Vesna Tomasevic
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