22/03/2016 - 17:48

Giornata mondiale dell'acqua, i 10 punti per una gestione sostenibile del servizio idrico. A cominciare dal referendum

Dieci punti per favorire una gestione sostenibile dell'acqua e del servizio idrico su tutto il territorio nazionale.
E' questa la proposta messa a punto da Legambiente e l'associazione Comuni Virtuosi per festeggiare la Giornata mondiale dell'acqua, la ricorrenza istituita nel 1992 dalla Nazioni Unite per ricordare l'importanza di un bene indispensabile per la vita di ogni essere vivente, in quanto non riproducibile ed esauribile e per questo appartenente alla sfera dei diritti inalienabili. 
 
Nonostante lo straordinario successo ai referendum del 12 e 13 giugno 2011 non si è mai veramente aperta una nuova stagione in Italia sul tema della gestione pubblica dell'acqua e siamo ancora lontani dalla sua concretizzazione, ricorda Legambiente sottolineando l'importanza di mettere in pratica da subito il concetto di acqua bene comune, fondamentale per ogni forma di vita sul pianeta, con un utilizzo che risponda a criteri di pubblica utilità e di solidarietà e non  a logiche di profitto. 
 
Ma veniamo ai dieci punti fondamentali individuati da Legambiente per la corretta gestione di questo bene fondamentale per la vita del nostro Pianeta e di tutti noi. Il primo non poteva che riguardare la necessità di dare piena attuazione all'esito del referendum avviando una gestione pubblica che riconosca l'importanza dell'acqua come bene comune. È ovviamente necessario anche rivedere la tariffa del servizio idrico integrato, eliminando la quota relativa alla remunerazione garantita del capitale investito. In secondo luogo andrebbe anche avviata la riforma del settore idrico prevedendo nuove regole di partecipazione attiva, con strumenti di condivisione e luoghi di consultazione con il pubblico come previsto anche dalla direttiva europea 2000/60 e completate sia la rete fognaria che quella di depurazione su tutto il territorio.
 
Altro punto fondamentale riguarda la necessità di garantire su tutto il nostro territorio buon servizio di approvvigionamento di acqua potabile, partendo dall'ammodernamento della rete di distribuzione. E' inoltre necessario che i sindaci si facciano garanti e promotori di un'operazione di trasparenza comunicando con tempestività e chiarezza i dati di qualità dell'acqua potabile nelle rispettive zone. Secondo le associazioni, le amministrazioni dovrebbero inoltre garantire e favorire l'utilizzo di acqua di rubinetto (più economica e più sostenibile di quella in bottiglia) e attivarsi per recepire norme sui risparmio dell'acqua anche nei regolamenti edilizi, favorendo cosi il diffondersi di azioni per il risparmio della risorsa idrica nelle case (attraverso la raccolta della pioggia e la separazione, trattamento e riuso delle acque grigie), così come nelle attività industriali e agricole.
 
Infine, e più in generale, occorre inoltre procedere ad un ripensamento più generale della pianificazione, che comprenda anche quella territoriale e urbanistica, per incidere sul problema dell'artificializzazione e impermeabilizzazione dei suoli che fa confluire gran parte delle acque meteoriche in fognatura ed è sempre più di frequente causa di gravi allagamenti nelle città, che spesso si sono purtroppo trasformati in vere e proprie tragedie. 
Rosamaria Freda
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