18/11/2013 - 16:05

Fonti rinnovabili al servizio delle città, le idee delle start up

Ecco le migliori proposte di aziende e start up del settore energia che hanno sviluppato soluzioni per migliorare la vivibilità urbana con fonti rinnovabili.
Le tematiche ambientali riscuotono consensi e attirano l’attenzione di media, istituzioni, opinione pubblica. Le tariffe dei consumi domestici sono sempre più salate, in molti utilizzano la rete per porre le tariffe Enel Energia a confronto con quelle di Eni o Edison, riuscendo spesso a individuare le offerte capaci di tagliare i costi mensili, tanti altri hanno cambiato le abitudini di casa, riducendo al minimo gli sprechi. Il problema è analogo anche per le istituzioni e gli enti governativi, costretti a far quadrare i conti nonostante fondi sempre più esigui. Ecco, allora, che la tecnologia verde, unita a studi di ottimizzazione degli spazi urbani, rappresenta la soluzione più performante per risolvere diversi grattacapi.
 
Con l’avvento delle smart cities lo sviluppo urbano si orienta sempre di più verso le nuove tecnologie a favore di obiettivi comuni come quello dell’efficienza energetica grazie all’uso delle fonti rinnovabili. La maggior parte degli operatori attivi nel settore, Enel Energia, Edison, e via dicendo, ha già cominciato a lavorare in quest’ottica, ma sono altrettanto numerose le start up che sperimentano nuove soluzioni a riguardo.
 
Il risparmio sull’energia è tra gli obiettivi principali che un’azienda si pone quando progetta e sperimenta una tecnologia innovativa, ma questo non deve essere prioritario rispetto al raggiungimento della  sostenibilità ambientale che è uno dei principi base di una smart city.
 
Le città intelligenti, infatti, crescono per integrare nel miglior modo possibile l’innovazione tecnologica all’ambiente urbano e naturale e le sfruttano per accrescere il benessere generale delle persone che vivono quegli spazi, sia urbani che naturali.
 
Per cui, nel caso dell’energia, sviluppare soluzioni che garantiscano una produzione energetica in un’ottica di massimizzazione della qualità e di riduzione degli sprechi e dell’inquinamento, sotto qualsiasi forma, diventa indispensabile e molte aziende stanno già lavorando a proposito. 
 
Tra le tante in gioco, sono soprattutto le start up che stanno avviando progetti importanti, molti dei quali patent pending, ovvero in fase sperimentale e non ancora registrate: in questa sede ne riporteremo qualcuno per capire che direzione sta prendendo lo sviluppo energetico – tecnologico.
 
Tra le migliori proposte troviamo la start up leccese Termoweb che ha concepito un sistema di rilevamento della temperatura che funziona tramite dei sensori wi-fi collegati ad un server web: in questo modo si possono monitorare tutti i dati sulla temperatura relativi ad un luogo e poter agire anche da remoto. 
 
C’è chi invece si è dedicato ai sistemi di monitoraggio per gli impianti fotovoltaici come Teris Control o chi come  MicroTLC ha inventato un software per il controllo e la gestione degli impianti per l’energia rinnovabile che permette di controllare in tempo reale la produzione e il consumo di energia. 
 
Un’altra startup è WisePower che ha progettato un generatore energetico per dispositivi mobili che è in grado di far rigenerare energia dal movimento stesso del veicolo e farla ridistribuire per l’alimentazione dei sensori a bordo. 
 
Re.Bi.Co, startup campana, ha ideato un sistema innovativo per produrre biogas con lo scarto di qualunque materia organica, dal rifiuto domestico a quello agricolo a reflui zootecnici, etc, mentre MiDoMet è entrata tra le migliori aziende con un sistema di telelettura per monitorare i consumi energetici facile da installare e che funziona attraverso la rete internet, riuscendo così ad ottimizzare tempistiche di intervento e soluzioni di risparmio. 
 
Infine, c’è chi ha progettato il primo green data center in Italia, alimentato da energia solare in autoconsumo e monitorato tramite software dedicati: questo è uno dei progetti più importanti di sostenibilità digitale perché permette di ridurre l’inquinamento prodotto da internet e dal mondo digitale in generale, che riconducono al web uno dei maggiori responsabili di emissione di Co2, per via dei grossi servizi di hosting che offrono i data center online. 
 
Tutte le soluzioni viaggiano nella direzione della sostenibilità ambientale ma altrettanto importante è scoprire come sempre più utile sia l’infrastruttura digitale che permette di realizzare soluzioni che ottimizzino tempi, lavori e risorse. 
SuperMoney
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