15/04/2015 - 20:20

FareAmbiente e URI: presentato ddl mobilità elettrica, incentivi e punti di ricarica

Mobilità elettrica.

Abbattimento dell'IVA dal 22 al 4%, detrazione del 100% delle imposte sull'acquisto dei veicoli elettrici. In Italia necessaria una cultura ambientale e la realizzazione di infrastrutture e reti di rifornimento adeguate.

Abbattimento dell'IVA dal 22 al 4%, detrazione del 100% delle imposte sull'acquisto dei veicoli elettrici il primo anno di entrata in vigore della Legge, 90 per il secondo, 80 per il terzo e così via a diminuire del 10% per 5 anni e credito di imposta del 50% in 5 o 10 anni per tali mezzi a zero emissioni adibiti a servizio pubblico.

Questi i punti salienti della proposta di Legge promossa da FareAmbiente e URI (Unione Radiotaxi d'Italia) e di cui il primo firmatario è stato il deputato Oreste Pastorelli (PSI), presentata oggi mercoledì 15 presso la nuova aula del palazzo dei gruppi parlamentari della camera dei deputati.

Il testo del disegno di Legge inoltre, prevede anche finanziamenti per la realizzazione di infrastrutture per la ricarica veloce delle autovetture a zero emissioni (AZE), senza le quali sarebbe impossibile un agevole utilizzo e quindi una larga diffusione di tali mezzi.

A questo proposito il ddl prevede un credito di imposta del 41% fino a una spesa di 75mila euro per la realizzazione degli impianti di ricarica elettrica veloce.

"La mobilità sostenibile è al centro dell'interesse di FareAmbiente, che da anni si batte per ridurre le emissioni di gas nocivi nell'atmosfera, ed è già stata peraltro promotrice della Legge Ghiglia che appunto incentivava la mobilità sostenibile a emissioni zero. Per questo siamo in prima linea insieme ad URI per sostenere il ddl sulla mobilità elettrica del trasporto pubblico e per richiedere incentivi significativi; ma è importante soprattutto il consenso sociale, sensibilizzare l'opinione pubblica per creare una cultura ambientale, per rendere più vivibile le nostre città. - ha dichiarato Vincenzo Pepe Presidente FareAmbiente - Ottomila morti l'anno per polveri sottili in Italia, le famigerate PM10, sono inconcepibili. Nelle grandi città come Roma, Milano, Napoli, Firenze le concentrazioni di PM10 sono spesso sopra la norma e a farne le spese sono la salute dei cittadini".

"Siamo molto entusiasti di questa collaborazione finalizzata alla diffusione della mobilità elettrica partendo dal servizio pubblico dei taxi. URI ribadisce con questa iniziativa il suo interesse per il trasporto eco-sostenibile. Già nel 2012 con il progetto 'Via col Verde', abbiamo dimostrato la fattibilità concreta della mobilità elettrica nel servizio taxi. 3570 è stata la prima Cooperativa RadioTaxi al mondo a produrre autonomamente energia verde per la ricarica dei taxi elettrici. L'energia viene prodotta anche per alimentare l'intero sistema organizzativo, che include la centrale operativa, gli uffici amministrativi, la sala multimediale per la formazione e le assemblee dei soci, il reparto tecnico per l'installazione e la manutenzione delle strumentazioni a bordo dei taxi, l'impianto di autolavaggio. 6 mesi fa, inoltre abbiamo lanciato i primi due taxi elettrici d'Italia, i risultati devono far riflettere: le due vetture che hanno percorso circa 60.000 km, hanno evitato l'emissione di 3,5Kg di pm10 e 74 quintali di CO2. Le uniche criticità emerse sono dovute ai costi eccessivi degli autoveicoli e all'inadeguatezza e alla mancanza di colonnine sul territorio". - ha dichiarato Loreno Bittarelli, presidente URI - Unione Radiotaxi d'Italia.

"In Italia ogni hanno muoiono circa 8mila persone per inquinamento atmosferico. Se a questo aggiungiamo le malattie respiratorie, sempre dovute a tale causa, e ai costi che la comunità deve sostenere per curarle, è facile capire come tale questione debba essere affrontata in maniera incisiva e in tempi rapidi. È, dunque, indispensabile creare infrastrutture e reti di rifornimento adeguate affinché i veicoli elettrici abbiano adeguata diffusione: procedere alla realizzazione di una rete di rifornimento costituita da impianti di ricarica veloce e fare in modo che i sistemi di ricarica siano standardizzati è l'unico modo per portare il nostro Paese al livello di molti altri in Europa e nel mondo". - Ha dichiarato il deputato Oreste Pastorelli.


Alla realizzazione dell'iniziativa hanno fortemente contribuito Giosuè Vizzi, consulente legale, Emanuela Barbati, responsabile segreteria nazionale, Renato Narciso responsabile della comunicazione ed Emilio Corea, responsabile settore energia, che tra l'altro ha presentato con un interessante escursus sulle potenzialità di sviluppo e sui nodi da sciogliere per consentire la diffusione di AZE in tempi rapidi finendo poi con lo spiegare i dettagli del progetto europeo "Oasis", di cui è ideatore e coordinatore.

Tale progetto è costituito da un consorzio europeo formato da partner di 3 Paesi dell'Ue: Italia presente con 3 città, Roma, Firenze e Milano; Spagna con Barcellona e il Regno Unito con Londra che, studierà come ridurre i tempi morti della ricarica; come incentivare la categoria dei tassisti a dotarsi di un'auto elettrica; quale impatto avrà la soluzione se applicata a larga scala sul traffico e sull'emissione di CO2 in atmosfera.

Molti i parlamentari che hanno sottoscritto tale proposta tra cui Paolo Russo, Angelo Attaguile, Sabrina Capozzolo, Marco Di Lello, Pia Elda Locatelli, Claudio Fava, Alessio Tacconi, Alessandro Furnari, Vincenza Labriola, Edoardo Nesi, Walter Rizzetto, Franco Bruno, Diego Zardini e Giovanna Sanna.
L'invito era stato esteso anche ai sindaci di Roma, Milano e Firenze.

Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile
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