14/01/2013 - 18:19

Esproprio di aree per la realizzazione di un parco eolico

Illegittima la procedura di esproprio che omette la comunicazione al proprietario dell'area
Il Tribunale amministrativo del Molise, con una recente sentenza - n. 785 del 27 dicembre 2012 -, ha affrontato la questione della mancata comunicazione, al proprietario di un'area destinata alla realizzazione di un parco eolico, dell'avvio della procedura di esproprio del terreno di sua proprietà.
Il Tar, dopo avere appurato che la comunicazione in questione non risultava effettuata, ha dichiarato l'illegittimità dell'intero procedimento relativo all'apposizione del vincolo espropriativo e della conseguente dichiarazione di pubblica utilità.
La comunicazione, infatti, svolge, nell'ambito della complessiva procedura di esproprio, un ruolo centrale di garanzia e di partecipazione al procedimento per il soggetto che subisce l'espropriazione.
La comunicazione di avvio del procedimento, infatti, ha lo scopo di "rendere effettiva la partecipazione del proprietario a ciascuna fase del procedimento, imponendo apposita comunicazione di avvio delle fasi di apposizione del vincolo, di dichiarazione di pubblica utilità dell'opera, di determinazione dell'indennità di esproprio".
L'omessa comunicazione, quindi, si risolve in una lesione della sfera giuridica del proprietario dell'area sottoposta a procedura di esproprio privandolo del diritto di "interloquire con l'amministrazione procedente sulla sua localizzazione e, quindi, sull'apposizione del vincolo, prima della dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza e, quindi, dell'approvazione del progetto definitivo".
Ottenuta la dichiarazione di illegittimità, al proprietario dell'area competono sia il diritto di richiedere il risarcimento del danno sia quello di richiedere la restituzione del fondo e la riduzione in pristino dello stesso.
La sentenza, infine, si è preoccupata di indicare i criteri da utilizzare per la quantificazione del risarcimento a favore del proprietario leso dall'attività illegittima dell'amministrazione e le modalità attraverso cui evitare la perdita dell'opera realizzata mediante l'istituto dell'acquisizione sanante.
Vincenzo Tabone
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