04/10/2016 - 10:51

Entrata in vigore dell'accordo di Parigi grazie all'approvazione della sua ratifica da parte dell'UE

Strasburgo, 4 ottobre 2016, il Parlamento europeo ha approvato la ratifica dell’accordo di Parigi da parte dell’Unione europea. Con l’approvazione da parte del Parlamento europeo della ratifica dell’accordo di Parigi — alla presenza del Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, del Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon e della Presidente della COP 21 Ségolène Royal — l’ultimo ostacolo è stato rimosso. Il processo politico per la ratifica dell’accordo di Parigi da parte dell’Unione europea è concluso.
Il Presidente Jean-Claude Juncker nel discorso sullo stato dell’Unione del 14 settembre ha auspicato una rapida ratifica dell’accordo: "Mantenere tardi le promesse rischia sempre di più di minare la credibilità dell'Unione. Consideriamo l’accordo di Parigi. Noi europei siamo i leader mondiali in materia di azione per il clima. È stata l’Europa che ha mediato il primo accordo globale giuridicamente vincolante sul clima. È stata l’Europa che ha creato l'ambiziosa coalizione ­ che ha reso possibile l'accordo di Parigi. Invito tutti gli Stati membri e questo Parlamento a fare la loro parte nelle prossime settimane, non nei prossimi mesi. Dobbiamo agire rapidamente." Oggi tutto questo è realtà.

"Oggi l'Unione europea è passata, in materia di clima, dall'ambizione all'azione. L’accordo di Parigi è il primo del suo genere e non sarebbe stato possibile raggiungerlo senza l’Unione europea.  Oggi continuiamo a dar prova di leadership e a dimostrare che, insieme, l’Unione europea può conseguire risultati." ha concluso Juncker.

Il Vicepresidente per l'Unione dell'energia Maroš Šefčovič ha dichiarato: "Il Parlamento europeo ha ascoltato la voce dei suoi cittadini. L’Unione europea sta già attuando gli impegni assunti con l’accordo di Parigi, ma la rapida ratifica odierna dà il via all'attuazione dell'accordo nel resto del mondo."

Il Commissario per l’Azione per il clima e l’energia Miguel Arias Cañete ha dichiarato: "Il nostro compito collettivo è concretizzare gli impegni assunti. E in questo senso l’Europa è all’avanguardia. Possediamo le politiche e gli strumenti per realizzare gli obiettivi che ci siamo prefissi, guidare a transizione globale verso l'energia pulita e modernizzare la nostra economia. Il mondo sta cambiando e l’Europa ha un ruolo guida, fiduciosa e orgogliosa di dirigere i lavori per far fronte ai cambiamenti climatici".

Ad oggi, 62 parti contraenti, responsabili di quasi il 52% delle emissioni totali, hanno ratificato l’accordo di Parigi.

L’accordo entrerà in vigore 30 giorni dopo la sua ratifica da parte di almeno 55 parti che rappresentano almeno il 55% delle emissioni totali.

La ratifica e il deposito da parte dell’UE segnano il raggiungimento della soglia del 55% delle emissioni, consentendo così l’entrata in vigore dell’accordo.

L’UE, che ha svolto un ruolo decisivo nella creazione dell'ambiziosa coalizione che ha reso possibile l’adozione dell’accordo di Parigi lo scorso dicembre, è un leader mondiale in materia di azione per il clima.
La Commissione europea ha già presentato le proposte legislative per rispettare l’impegno dell’UE a ridurre le emissioni dell’Unione europea di almeno il 40% entro il 2030.

Prossime tappe
Con l’odierna approvazione da parte del Parlamento europeo, il Consiglio può adottare formalmente la decisione.

Parallelamente gli Stati membri dell’UE ratificheranno l’accordo di Parigi individualmente, in conformità delle rispettive procedure parlamentari.

Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile