11/07/2013 - 21:25

Eni, energia ricavata dalle alghe alla raffineria di Gela

Eni sovvenzionerà la ristrutturazione della raffineria siciliana con un investimento di 700 milioni di euro sulle energie rinnovabili
Il problema del costo dell'energia è sempre molto sentito in Sicilia. Internet rappresenta un valido supporto per i consumatori, offrendo la possibilità di porre le tariffe sui consumi energetici a confronto e di individuare le compagnie più convenienti. Oggi, grazie allo sviluppo sempre maggiore delle fonti rinnovabili, è possibile produrre energia con metodi completamente naturali. Questo è il progetto che è stato preso in carico da Eni a Gela per riqualificare l’area entro il 2017 per farne un polo produttivo di energia ricavata dalle alghe.
 
 Eni Energia, a differenza di altre società petrolifere europee che stanno chiudendo le loro raffinerie in Europa (15 dal 2008) per puntare su Asia e Medio Oriente, ha deciso di investire nel riassetto dei siti italiani in crisi per tentare di risollevare il mercato. Questo infatti ha subito un crollo della domanda di prodotti petroliferi a fronte dell’eccesso di capacità produttiva di 100 milioni di tonnellate l’anno, pari a 1,5 volte l’intero consumo dell’Italia. La società italiana ha così deciso di operare in Italia annunciando anche la trasformazione della raffineria di Porto Marghera, a Venezia, in un impianto per la produzione di bio-carburanti attraverso la tecnologia "ecofining", processo brevettato da Eni insieme al partner Uop, che permette di raffinare biocarburanti di seconda generazione partendo da materie prime non derivanti dal cibo.
 
Il settore rinnovabile è, dunque, in continua espansione. Lo sono le tecnologie elaborate continuamente per incrementare le performance, cresce la ricerca nel settore, aumenta la consapevolezza della cittadinanza sulla reale utilità di tali innovazioni, si intensifica il numero di impiegati in ambito risorse rinnovabili; sono tutti segnali che indicano quanto la nuova direzione energetica sia quella che va verso le risorse green.
 
 Ritornando allo stabilimento di Gela, qui verranno realizzati nuovi impianti tecnologicamente avanzati come hydrocracking di ultima generazione (processo meno inquinante per ottenere gli idrocarburi) e sarà utilizzato il nuovo catalizzatore T-Sand, brevettato da Eni, per la produzione di gasoli di elevata qualità. Inoltre verrà costruito un polo di ricerca e sviluppo per la produzione di biocarburanti di terza generazione dalle alghe.
 La decisione di Eni di focalizzarsi proprio sulla città siciliana è stata dettata anche dai dati altamente negativi registrati dal polo negli ultimi anni: le stime parlano di una contrazione pari a circa un terzo delle perdite dell'intero sistema di raffinazione Eni. Grazie alla riqualificazione l’attuale raffineria sarà convertita in uno stabilimento eco-compatibile destinato a diventare un polo tecnologico e di formazione della società per il Sud Italia, centro di eccellenza in materia di sicurezza sul lavoro e antincendio.
SuperMoney
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