23/05/2013 - 20:58

Energia elettrica, in Valle d'Aosta è completamente rinnovabile

La Valle d'Aosta sfrutta al meglio le risorse naturali e garantisce una produzione di energia elettrica completamente rinnovabile.
Per riuscire a soddisfare il fabbisogno relativo ai consumi di un’abitazione, mettere le tariffe di energia più convenienti a confronto si rivela un passo indispensabile per riuscire a contenere le spese e appoggiarsi ad una fornitura soddisfacente. Questa premessa non esclude il fatto che tale bisogno possa essere pienamente corrisposto da una produzione di energia derivante da fonti rinnovabili.
 
In Italia c'è una regione che annualmente produce il 65% di energia in eccesso rispetto al fabbisogno e la immette nuovamente sulla rete elettrica nazionale. Stiamo parlando della Valle D'Aosta, piccola ma virtuosa visto che dal lato della produzione di energia elettrica si può definire “100% rinnovabile”. Questo perché il 99% circa dell'energia elettrica viene generato da impianti idroelettrici, mentre il restante 1% da altri impianti che sono in prevalenza fotovoltaici. 
 
Guardando ai singoli Comuni della regione, quelli più virtuosi in materia, ovvero quelli che riescono risparmiare sull'energia elettrica , sono su tutti Pollein e Morgex che, non a caso, figurano anche nella lista dei Comuni 100% rinnovabili che viene stilata dall'Associazione Legambiente. Grazie anche alle sue risorse naturali, in Valle D'Aosta ci sono ad oggi ben 87 centrali idroelettriche che sviluppano una potenza complessiva cumulata pari a quasi 900 MW a fronte di una normativa all'avanguardia in materia di risparmio energetico ed efficienza degli edifici. 
 
Questo, in particolare, grazie anche a Beauclimat, un sistema di certificazione energetica proprio della Regione Valle d'Aosta che sfrutta anche i fondi comunitari per migliorare in termini di efficienza energetica il patrimonio edilizio partendo dagli edifici che sono di proprietà degli Enti locali. 
 
A tutto questo vanno poi aggiunti i Bandi periodicamente indetti dall'Amministrazione regionale, con l'ultimo lanciato in ordine di tempo che può permettere alle aziende agricole di installare impianti alimentati con le biomasse, ed ai privati di realizzare piccoli impianti fotovoltaici, potendo fruire di contributi in conto capitale che arrivano a coprire fino al 60% della spesa sostenuta.
 
Che una regione come la Valle d’Aosta sia esemplare nel suo impegno per la sostenibilità ambientale e per la produzione di energia sempre più pulita,è indubbio.
 
Ma è anche  indubbio che un contesto relativamente ristretto come quello in cui lavorano e agiscono le istituzioni valdostane  sia più facile da gestire e controllare nell’avvio ad un cambiamento che è radicale.
 
Quello che le regioni, le provincie, i comuni e le istituzioni governative in generale dovrebbero fare è incentivare ad un vero e proprio cambiamento radicale dell’utilizzo delle risorse e della concezione delle stesse nell’ottica globale di produzione energetica.
 
Quello che è necessario affinché si realizzi  il cambiamento – auspicabile su tutto il territorio italiano  e non solo su una piccola parte- è proprio la collaborazione costruttiva tra più livelli di intervento: da parte degli operatori un contributo concreto nella graduale conversione dell’energia pulita, da parte delle persone un comportamento favorevole e aperto, e un servizio di intermediazione da parte delle istituzioni.
SuperMoney
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