23/11/2012 - 16:00

Eliminare le monodosi per sostenere i prodotti locali

L'Associazione Albergatori dell'Oltrepò Pavese si è rivolta alla Provincia chiedendo un supporto agli operatori nell'applicazione delle misure concordate con Legambiente Turismo in base al Protocollo d'intesa firmato nel febbraio 2012.
Nell'Oltrepò Pavese, grazie all'Associazione Albergatori, è stato sollevato il problema della presenza eccessiva nelle colazioni delle monodosi alimentari a scapito della possibilità di poter fornire prodotti agroalimentari sfusi di provenienza locale. L'iniziativa segue quanto avvenuto in alcune regioni (Toscana, Marche ed Emilia Romagna) dove - interpellate dagli operatori e da Legambiente - le istituzioni hanno facilitato la sostituzione delle monodosi alimentari contenenti marmellate, miele, brioches, eliminando equivoci sorti nell'interpretazione della normativa europea HACCP. L'Associazione Albergatori OltrePò è firmataria - insieme all'Assessorato al turismo della Provincia di Pavia, alla Comunità Montana OltrePò Pavese, alla Fondazione per lo sviluppo dell'OltrePò Pavese (ex-GAL Alto Oltrepò) e ad altre importanti realtà territoriali e di rappresentanza delle categorie turistiche e ricettive - di un protocollo d'intesa per l'istituzione di una rete locale per la qualità ambientale delle strutture ricettive e turistiche dell'Oltrepò Pavese nell'ambito del progetto informativo "Oltrepò Pavese Innovazione Ambiente Turismo" (Misura 331b - PSR), per far conoscere e promuovere attivamente le buone pratiche nel turismo secondo quanto proposto dall'etichetta ecologica di LegambienteTurismo.

L'applicazione delle misure concordate fra l'Associazione ambientalista per il miglioramento della qualità dell'ospitalità prevede l'attuazione di comportamenti virtuosi, tra i quali proprio l'eliminazione delle monodosi dai prodotti per le colazioni e nei bagni con la loro sostituzione con ciotole, vasi o erogatori, una semplice misura che, eliminando una quota significativa di imballaggi, porterebbe per ogni attività ad una forte diminuzione dei rifiuti e permetterebbe anche l'utilizzo di prodotti biologici, locali ed equo/solidali (marmellate, confetture, miele, zucchero, yogurt ecc.), contribuendo a valorizzare le caratteristiche peculiari del proprio territorio che rappresentano un elemento promozionale sempre più importante sul mercato turistico. Gli argomenti portati dall'associazione a sostegno della richiesta di un intervento chiarificatore da parte delle autorità sono diversi e sottolineano la possibilità di:
a) far conoscere ai clienti - proponendole al consumo - le produzioni locali e le tipicità enogastronomiche del territorio, favorendone così la promozione e la vendita, in sinergia e come sostegno alle attività agricole e agroalimentari locali.
b) una cospicua riduzione dei rifiuti, secondo i calcoli di risparmio che Legambiente Turismo svolge ogni anno.
c) sensibili riduzioni di costi fissi che, in periodi di forte crisi, sono particolarmente apprezzate dal settore turistico già fortemente penalizzato.
Tommaso Tautonico
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