14/10/2016 - 12:59

Efficienza energetica: Enea pubblica una guida per evitare gli sprechi

Domani in circa 4mila comuni della zona climatica "E" parte l'accensione dei termosifoni. Per questo Enea ha pubblicato sul proprio sito alcune semplici regole fondamentali per evitare gli sprechi di energia e calore risparmiando sui costi in bolletta.
Poche e semplici regole per evitare di disperdere il calore, ottimizzare i consumi e risparmiare sulla bolletta energetica. E' questo lo scopo della guida online pubblicata da Enea sul proprio sito nata in occasione della prima giornata utile per accendere i termosifoni, operazione che da domani coinvolge circa 4mila comuni. Il primo consiglio per consumare meno ed inquinare poco (oltre che evitare pesanti sanzioni) è quello di effettuare una corretta e costante manutenzione degli impianti come riportata nella "Guida per l'esercizio, controllo e manutenzione degli impianti termici" realizzata da Enea per l'attività di informazione e formazione del ministero dello Sviluppo Economico. Il secondo consiglio è legato all'installazione delle valvole termostatiche in grado di chiudere il passaggio dell'acqua calda nel termosifone, dando la possibilità quindi di concentrare il calore negli ambienti che si utilizzano maggiormente.

Attenzione al tempo massimo di accensione e di temperatura massima dei termosifoni; per le fasce climatiche "E" non si possono superare le 14 ore di accensione così come si raccomanda di impostare una temperatura che si aggiri sui 20-22 gradi per garantire il comfort climatico ideale. Scaldare troppo l'ambiente fa male al portafoglio e sopratutto alla salute. Maggiori informazioni sul "Vademecum termoregolazione e contabilizzazione del calore".

Per il ricambio d'aria sono sufficienti pochi minuti, lasciare le finestre aperte a lungo serve solo a disperdere il calore dell'ambiente interno. Schermare le finestre, chiudere le tapparelle e installare dei pannelli riflettenti tra muro e termosifone sono piccoli trucchetti che aiutano a non disperdere il calore. Infine, se l'impianto di riscaldamento ha più di 15 anni, valutate la possibilità di sostituirlo con tecnologie più recenti e sostenibili come ad esempio le caldaie a condensazione, pompe di calore o impianti in cui la caldaia è alimentata con acqua preriscaldata da solare termico. E' possibile accedere agli ecobonus del 65% dedicati alla riqualificazione energetica e del 55% per la riqualificazione del patrimonio edilizio.
Tommaso Tautonico
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