26/02/2019 - 17:25

Ecospiagge per tutti: da quest'estate stabilimenti balneari sostenibili e inclusivi

Da quest’estate parte il marchio Ecospiagge per tutti di Legambiente e Village for all. Per valorizzare il rispetto dell’ambiente e garantire a tutti la possibilità di vivere la spiaggia in modo autonomo.

 

stabilimenti balneari sostenibili e inclusivi

Stabilimenti balneari sostenibili e inclusivi, luoghi che sappiano trasmettere agli utenti valori veri trasformandoli in un vantaggio competitivo. Il nuovo marchio Ecospiagge per tutti – presentato oggi da Legambiente e Village for all a Carrara nell’ambito della fiera nazionale Balnearia 2019 – è molto di più di un semplice contrassegno. È una filosofia, che l’associazione ambientalista e la società che da anni si occupa di ospitalità accessibile vorrebbero vedere conquistare i nostri lidi, nel segno della normalità. Perché si è fatto ancora molto poco per garantire a tutti la possibilità di vivere la spiaggia in modo autonomo.

Ecospiagge per tutti, che sarà attivo dall’estate prossima, verrà assegnato a tutti gli stabilimenti balneari che si saranno impegnati nell’adozione di misure di sostenibilità ambientale e di strumenti che garantiscano adeguati standard di accessibilità e di ospitalità per persone con disabilità, senior, famiglie con bambini piccoli, intolleranze alimentari e, più in generale, ospiti con esigenze speciali. Ha l’obiettivo di valorizzare chi fa del rispetto dell’ambiente e della cura dell’ospite la cifra distintiva del proprio lavoro.

A presentare le ragioni che hanno spinto Legambiente e Village for all a mettersi insieme per la realizzazione del marchio e i requisiti necessari per ottenerlo, sono intervenuti, tra gli altri, Sebastiano Venneri di Legambiente, Roberto Vitali di Village for all, Raffaele Esposito di FIBA Campania, in un incontro coordinato da Alex Giuzio di Mondo Balneare. Il disciplinare del marchio è stato illustrato da Paola Fagioli di Legambiente.

I primi aderenti al progetto sono sei stabilimenti della Rete d’Impresa delle Marine del Parco di Viareggio: i bagni Alhambra, Aretusa, Arizona, Ester, Mergellina e Teresa. “Il litorale, il bagnasciuga, le spiagge sono il demanio: il bene comune per eccellenza – ha dichiarato Sebastiano Venneri, responsabile Territorio e innovazione di Legambiente -. Da tempo siamo attivi nel settore del turismo, con l’etichetta Legambiente Turismo, assegnata a numerosi stabilimenti balneari, che significa per noi scommettere sul futuro riducendo l’impatto ambientale delle strutture ma anche recuperare situazioni compromesse da un turismo distruttivo e restituire spazio al mare e alla spiaggia. Consci che le questioni ambientali non possono prescindere dal tema dell’accessibilità, abbiamo deciso quest’anno di integrare il nostro riconoscimento con i temi dell’inclusività, perché i beni comuni devono essere veramente godibili da tutti e per questo obiettivo è necessario impegnarsi con il massimo sforzo”.

“Avere una spiaggia sostenibile, responsabile e inclusiva significa migliorare il ‘comfort per tutti’ – ha spiegato Roberto Vitali, presidente di Village for all – non significa trasformare il proprio lido in una ‘spiaggia per disabili’. Significa che tutti possono fare la vacanza che desiderano con i loro amici o la loro famiglia. A noi non piace parlare solo di accessibilità, ma di ‘ospitalità accessibile’ per tutti, che possiamo coniugare nell’ambito della qualità. Nel nostro Paese, quasi il 30% degli abitanti ha più di 65 anni e più di 10 milioni di persone hanno una qualche disabilità; in Europa gli over 65 e i disabili sono 127 milioni, parliamo di una persona su cinque. Il primo target al quale pensiamo è la famiglia con bambini piccoli e poi il segmento dei senior, e molto spesso, se affrontiamo con competenza le loro esigenze di accoglienza, si risolvono anche quelle degli ospiti con disabilità”.

Il disciplinare di EcoSpiagge per tutti fornisce una serie di linee guida che indirizzano gli stabilimenti balneari verso la sostenibilità. Si sviluppa attorno a dieci argomenti, che rappresentano i punti cardine dell’ecologia ambientale e sociale: produzione e gestione dei rifiuti, gestione della risorsa energetica, gestione della risorsa idrica, alimentazione e gastronomia, mobilità sostenibile, accessibilità e inclusione, acquisti eco-sostenibili, valorizzazione dei beni culturali e ambientali, rumore, comunicazione ed educazione ambientale. Ogni area del disciplinare ha una breve descrizione dell’obiettivo da raggiungere e una serie di criteri specifici, volti a indicare ciò che deve essere fatto; per la parte accessibilità si fa riferimento al manuale operativo di Village for all.

Il disciplinare si rifà al seguente decalogo:
Rifiuti
: Raccolta differenziata, riduzione della produzione dei rifiuti, riutilizzo e resa degli imballi
Energia: tecnologie per il risparmio energetico, efficientamento, energia da fonti rinnovabili
Acqua: risparmio idrico; riduzione dell’utilizzo di sostanze chimiche per le pulizie, recupero acque meteoriche
Alimentazione e gastronomia: alimenti bio, a km zero, per celiaci e vegani; prodotti tipici e piatti della tradizione
Mobilità sostenibile: promozione dei mezzi di trasporto pubblico e dell’utilizzo di mezzi ecologici, informazioni su mobilità sostenibile nell’area
Accessibilità e Inclusione: libero accesso alla battigia per tutti clienti e non; attenzione alle esigenze di persone con disabilità motoria, sensoriale, cognitivo/comportamentale, senior, famiglie con bambini piccoli e di chi ha allergie alimentari
Acquisti eco-sostenibili: prediletti prodotti con certificazioni di eco-sostenibilità, con poco imballo, riutilizzabili, riciclabili e a rendere
Patrimonio naturale e culturale: promozione dei beni culturali e naturali; informazione su eventi culturali e manifestazioni tradizionali.
Rumore: contenuto nelle arre di pertinenza, soprattutto nelle ore notturne
Comunicazione: coinvolgimento di turisti e dipendenti nella realizzazione dei comportamenti indicati nel presente decalogo.

Marilisa Romagno
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