01/01/2013 - 01:00

Eccezionale biodiversità nel Canale di Sicilia

Sono stati pubblicati i risultati del progetto "Biodiversità Canale di Sicilia", il programma di ricerca finanziato dal Ministero dell'Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare e svolto da un gruppo di ricercatori dell'ISPRA, per investigare il patrimonio di biodiversità presente in quest'area.
 
I risultati sono straordinari.
In questo lembo di mare sono presenti specie mai osservate nei mari italiani, dal corallo nero alle gorgonie, fino ai piccoli di squalo bianco.
Tra le specie individuate la bellissima gorgonia arancione a forma di candelabro Elisella paraplexauroides, quella a frusta Viminella flagellum, e rarissima gorgonia Switia pallida.
 
Durante le esplorazioni sono stati scoperti anche numerosi siti caratterizzati da varie specie di corallo nero, il famoso Antipathella subpinnata e i più rari Antipathes dichotoma e Parantipathes larix, oltre al falso corallo nero Savalia savaglia
Nei tratti più profondi del Canale di Sicilia, a circa 350 metri di profondità, si trovano numerosi reef di corallo fossile costituiti per la maggior parte da Lophelia pertusa e Madrepora oculata, le stesse specie che in passato costituivano vere e proprie barriere coralline simili a quelle che oggi si possono vedere nel Mar Rosso. 
 
Le isole di Pantelleria, Lampedusa e Linosa, situate nel centro del Canale di Sicilia, si sono confermate essere veri e propri santuari della biodiversità oltre a luoghi fondamentali per la riproduzione del grande squalo bianco, per l'alimentazione delle balenottere e per la riproduzione delle tartarughe marine
 
Purtroppo però questo paradiso è in pericolo.
Di recente, infatti, sono stati individuati ricchi giacimenti petroliferi nella zona di Pantelleria e in altri tratti del Canale di Sicilia. 
Diventa quindi imprescindibile e urgente la creazione di un'area marina protetta a tutela di questo insostituibile patrimonio.
 
 

Lisa Zillio
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