02/04/2019 - 11:50

E' boom in Italia per cicloturismo e cicloturisti

Presentati i risultati del rapporto Isnart-Unioncamere e Legambiente: nel nostro Paese sempre più turisti si muovono in bici. Nel 2018 oltre 77 milioni di presenze per un giro d’affari di 7,6 miliardi di euro all’anno. Cresce il PIB (Prodotto Interno Bici) e raggiunge i 12 miliardi di euro.

cicloturismo

Il cicloturismo unisce l’Italia e la bicicletta si conferma uno straordinario strumento per rivitalizzare i territori, il commercio e la cultura. C’è una crescita esponenziale di chi sceglie di trascorrere vacanze pedalando nel nostro paese: le presenze cicloturistiche rilevate nel 2018, nelle strutture ricettive e nelle abitazioni private, ammontano, infatti, a 77,6 milioni, pari cioè all’8,4% dell’intero movimento turistico in Italia. Si tratta cioè di oltre 6 milioni di persone che hanno trascorso una vacanza utilizzando più o meno intensamente la bicicletta. I cicloturisti sono aumentati del 41% in cinque anni, dal 2013 al 2018, e oggi generano un valore economico pari a 7,6 miliardi di euro all’anno. Una cifra enorme che porta a quasi 12 miliardi di euro il valore attuale del PIB (Prodotto Interno Bici), ovvero il giro d’affari generato dagli spostamenti a pedali in Italia, calcolando la produzione di bici e accessori, delle ciclo-vacanze e dell’insieme delle esternalità positive generate dai cittadini in bicicletta.

È quanto emerge dal primo rapporto Cicloturismo e cicloturisti in Italia realizzato da Isnart-Unioncamere e Legambiente, presentato a Roma nel corso del BikeSummit 2019. Un’occasione di confronto tra istituzioni, imprenditori e associazioni – realizzata in collaborazione con Alleanza Mobilità Dolce (Amodo) e VeloLove GRAB+ – per fare il punto sull’economia generata dal cicloturismo nel nostro Paese. Un valore straordinario se si pensa che è conseguenza di un uso ancora assai limitato della bici come veicolo per la mobilità e che il settore ciclo-viaggi – che potrebbe dare un contributo straordinario al turismo considerando il contesto paesaggistico e territoriale del Paese – è ancora troppo poco sviluppato.

"Oggi effettuare un viaggio in sella ad una bicicletta è diventata una modalità di fare vacanza molto diffusa e risulta in crescita nelle preferenze dei turisti anche in Italia, nonostante molto spesso la ciclabilità nelle nostre città sia addirittura ostacolata" dichiara Giorgio Zampetti,direttore generale di Legambiente. " Molte regioni italiane si stanno progressivamente attrezzando per rispondere alle esigenze di questo target di vacanzieri. Oggi più che mai le ciclovie e il turismo ciclabile rappresentano una straordinaria opportunità per il turismo, l’economia, l’occupazione, ma anche per le aree interne del nostro Paese. È quindi evidente che l’Italia, con tutto il suo patrimonio culturale, artigianale e industriale, ha di fronte la necessità di una revisione radicale del suo modello di trasporti. La strada è tracciata, ed è una ciclovia".

I numeri evidenziati nel rapporto fotografano un impatto economico rilevante di questo settore in un paese ancora immaturo sia per ciò che riguarda la ciclabilità quotidiana, sia per quanto attiene al cicloturismo. I turisti che ogni anno in Italia percorrono in bicicletta tutto il loro itinerario sono circa 1,85 milioni, mentre chi usa la bicicletta a destinazione – avendola al seguito, o noleggiandola sul posto – sono circa 4,18 milioni di persone. A questi si aggiungono gli oltre 700.000 ciclisti urbani, che usano ogni giorno la bicicletta sui percorsi casa-lavoro o altro, che portano il totale a circa 6,73 milioni di persone. L’economia della bicicletta è, dunque, già una realtà: molto più diffusa di quanto si possa immaginare.

Tommaso Tautonico
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