14/09/2013 - 14:40

Diritto comunitario ed "end of waste"

La sentenza C-358/11 emessa dalla Corte di giustizia delle comunità europee per la prima volta descrive ed analizza il concetto di "end of waste".
La Corte di giustizia delle Comunità europee per la prima volta si è pronunciata sul concetto di "end of waste"con la sentenza del 7 marzo 2013, C-358/11.
In altre parole i giudici studiano, descrivono e disciplinano quando un rifiuto pericoloso cessa di essere tale.

In tale pronuncia i giudici comunitari affermano che il diritto dell'Unione europea prevede che un rifiuto considerato pericoloso può perdere la qualifica di rifiuto ai sensi della direttiva 2008/98 se un'operazione di recupero consente di renderlo utilizzabile senza mettere in pericolo la salute umana e senza nuocere all'ambiente e se, peraltro, non viene accertato che il detentore dell'oggetto di cui trattasi se ne disfi o abbia l'intenzione o l'obbligo di disfarsene ai sensi dell'art. 3, punto 1, della medesima direttiva, il che spetta al giudice del rinvio verificare.

Per completezza si aggiunge che la norma citata afferma che "1) «rifiuto» qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l'intenzione o l'obbligo di disfarsi".
 
Alessio Elia
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