24/08/2016 - 12:26

Ddl concorrenza: ecco tutte le norme in materia di ambiente ed energia

A partire dal 2018 verrà eliminato il regime di "maggior tutela" che opera transitoriamente nei settori del gas e dell'energia elettrica. In pratica, viene abrogata la disciplina che prevede la definizione da parte dell'Autorità per l'energia delle tariffe del gas e dell'energia elettrica delle tariffe per i consumatori che non abbiano ancora scelto un fornitore sul mercato libero.
E' quanto prevede il ddl concorrenza (a.c. 3012) che a settembre dovrebbe essere definitivamente approvato dal Parlamento. Il testo, di iniziativa governativa, è il primo disegno di legge annuale per la concorrenza e l'apertura dei mercati ed è finalizzato alla rimozione degli ostacoli regolatori all'apertura dei mercati, nella promozione della concorrenza e nella garanzia della tutela dei consumatori, anche in applicazione dei principi del diritto dell'Unione europea, nonché delle politiche europee in materia di concorrenza.
 
Sempre in tema di energia, nel corso dell'esame parlamentare alla Camera sono state introdotte disposizioni volte a garantire: la comparabilità delle offerte e le comunicazioni obbligatorie che debbono esser attuate prima della fase del passaggio definitivo alla piena liberalizzazione. È stata prevista inoltre una procedura amministrativa per la verifica delle condizioni della piena liberalizzazione dei mercati retail e misure per la trasparenza al mercato dell'energia elettrica, attraverso l'istituzione presso il ministero dello Sviluppo economico di un elenco dei soggetti abilitati alla vendita ai clienti finali. Inoltre, il provvedimento demanda ad un decreto ministeriale la revisione della disciplina del bonus elettrico e del bonus gas per i clienti economicamente svantaggiati e per quelli che versano in gravi condizioni di salute, tali da richiedere l'utilizzo di apparecchiature alimentate ad energia elettrica, necessarie per il loro mantenimento in vita.
 
Per quanto riguarda la distribuzione dei carburanti per autotrazione, il testo originario del provvedimento eliminava una barriera all'entrata per l'installazione di nuovi impianti di distribuzione di carburanti, disponendo che non possa essere posto in nessun caso il vincolo della presenza contestuale di più tipologie di carburanti. Durante l'esame parlamentare alla Camera l'articolo è stato sostituito, e il nuovo testo non elimina più il vincolo della presenza contestuale di più tipologie di carburanti, ma vieta di subordinare l'installazione e l'esercizio di un impianto di distribuzione di carburanti ad altri obblighi, salvo quelli stabiliti con decreto del Mise, sentite l'Autorità Antitrust e la Conferenza Stato-Regioni, tenuto conto delle esigenze di sviluppo del mercato dei combustibili alternativi ai sensi della normativa europea. Sempre nel corso dei lavori parlamentari, è stato inserito un articolo aggiuntivo in tema di razionalizzazione della rete di distribuzione carburanti, che prevede numerose innovazioni riguardanti, tra l'altro, la verifica della compatibilità degli impianti, per quanto concerne i soli aspetti attinenti la sicurezza della circolazione stradale e le procedure di dismissione degli impianti che chiuderanno entro tre anni. 
 
Quanto al settore ambientale, nel corso dell'esame parlamentare, è stata inserita una norma che riguarda l'accesso da parte dei produttori al mercato di gestione autonoma degli imballaggi. Per favorire l'accesso a tale mercato, viene sospeso l'obbligo di corrispondere il contributo ambientale a seguito del riconoscimento del progetto e fino al provvedimento definitivo che accerti il funzionamento o il mancato funzionamento del sistema, e ne dia comunicazione al consorzio. La normativa attualmente vigente prevede che i produttori che vogliano attuare la gestione autonoma debbano presentare all'Osservatorio nazionale sui rifiuti il progetto del sistema di gestione richiedendone il riconoscimento. Il recesso dai consorzi è efficace solo dal momento in cui, intervenuto il riconoscimento, l'Osservatorio accerti il funzionamento del sistema e ne dia comunicazione al Consorzio. Fino a tale momento permane l'obbligo di corrispondere il contributo ambientale. E' stato inoltre sostituito il parere del Conai con quello dell'Ispra, in quanto organo indipendente e privo di conflitto di interessi
 
Sul testo si sono espresse le associazioni Adiconsum, Altroconsumo, Cittadinanzattiva, Movimento Consumatori e Movimento Difesa del cittadino confermando complessivamente il proprio assenso all'impostazione definita dal ddl concorrenza concorrenza per l'apertura totale del mercato dell'energia elettrica e del gas con "data certa".  "Il nostro obiettivo - affermano le associazioni - è quello di ottenere un mercato realmente competitivo e concorrenziale a vantaggio dei consumatori, dotato di strumenti efficienti a sostegno della piena partecipazione consapevole degli stessi. Il che vuol dire anche: informazioni corrette e puntuali sul consumo di energia, una migliore e più efficace lettura dei contatori, bollette sempre più chiare e comprensibili, strumenti efficienti ed obbligatori di confrontabilità delle offerte, per consentire al cliente di poter effettuare una scelta pienamente consapevole tra una pluralità di offerte eliminando ogni confusione di ruoli tra venditore e distributore."
Rosamaria Freda
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