27/04/2022 - 16:48

Corri per il pianeta: lo sport è green

Sport e Sostenibilità.

La Giornata della Terra è passata, ma questo non significa abbassare la guardia. Al contrario. È questo il momento per agire e reagire, per spingere verso cambiamenti positivi e sostenibili. 
jogging - Foto di wal_172619 da Pixabay
Lo sa bene anche l’azienda americana Brooks, uno dei leader del settore delle calzature da corsa.

Proprio come William Hill è leader nei casinò online e libri slots. Nonostante siano due compagnie diverse, al centro di ognuna ci sono passione e clienti soddisfatti. Infatti, il casinò online William Hill permette di giocare virtualmente a alcuni dei giochi preferiti dagli italiani come le slot e la roulette. Non mancano nemmeno le novità per i libri slot, che sono vere e proprie avventure come Temple of Gold. Oppure i grandi classici per i giocatori italiani, come la slot Book of Gold, sia in versione classica che Multichance. E tutto con la garanzia di sicurezza online. Invece, Brooks è un’azienda di atleti fatta per atleti. Non solo: fatta per atleti che amano l’ambiente.

100 giri intorno alla Terra per 30.000 alberi

Questa è stata la sfida che Brooks ha lanciato ai suoi appassionati sportivi, in particolare runners e joggers. L’iniziativa si chiama “Brooks X Earth Runs”. Il primo giorno della sfida è stato il 18 aprile, mentre l’iniziativa si conclude il 24 aprile. L’azienda ha chiamato a raccolta i suoi appassionati sfidandoli a correre il maggior numero di chilometri possibili.

L’obiettivo? Grazie a runner di tutto il mondo, “Brooks X Earth Runs” (oppure “Strava Challenge”) vuole arrivare a percorrere quattro milioni di chilometri che equivalgono a 100 giri intorno alla Terra. Un numero tondo ed iconico. Se l’iniziativa avrà successo, la compagnia americana di scarpe da corsa si è impegnata a piantare 30.000 alberi con l’aiuto dell’organizzazione Earth Runs.

Ogni runner può decidere quanti chilometri correre, dalla maratona fino ai cinque chilometri dietro casa. Tutto vale, basta partecipare e farlo per il pianeta. In molti sportivi hanno risposto all’appello di Brooks, dato che i runner mettono la sostenibilità al centro della sfida. Corrono con borracce riutilizzabili, portano la spazzatura fino a casa e vanno al parco a piedi o con i mezzi pubblici. Insomma, sono atleti, ma sono anche amanti del pianeta, come ha rivelato una ricerca fatta da Em Research.

Spesso, l’attività fisica diventa anche un’occasione per raccogliere i rifiuti da terra, quelli che si incontrano nel percorso di corsa. È la pratica del “plogging,” che permette di pulire il ciglio della strada, i sentieri e le spiagge dalla spazzatura. Una borsa in tasca e un paio di guanti per raccogliere tutto quello che la gente butta per terra o lascia in giro, abbandonato. Gli atleti stanno diventando sempre più responsabili, anche grazie a iniziative come quelle di Brooks, leader del settore. Tanto che l’azienda americana si è impegnata a raggiungere l’obiettivo di zero emissioni di CO2 entro il 2040.

“Solo per fare un esempio, la nostra calzatura Ghost 14 è a impatto zero,” ha detto l’amministratore delegato di Brooks Running EMEA, Matthew Dodge, “entro il 2023 passeremo al poliestere riciclato al 100% per tutti gli altri modelli.” Un vero esempio per runner e non solo. Un esempio che va oltre la Giornata della Terra.

Sport e sostenibilità

Quella di Brooks è solo una delle tante iniziative in cui lo sport diventa responsabile e sostenibile. In Italia, la Maratona di Milano è diventata green grazie a raccolta differenziata prima e durante la corsa e il progetto No Waste per donare cibo e bevande in beneficenza. In più, non mancheranno iniziative di “plogging” in tutta le città per coinvolgere sia i maratoneti che i cittadini.

Però la corsa non è l’unico sport sostenibile. Infatti, i surfisti sono atleti attenti alla salute degli oceani. Anche grazie a iniziative come il “Roby Cleanup” per pulire spiagge e mari dalla spazzatura. Oppure il programma “Good Net” della pallavolo per recuperare le reti da pesca e usarle per nuove reti da pallavolo. Non manca nemmeno la partecipazione dei ciclisti italiani che collaborano con Toyota e i suoi veicoli full Hybrid. Così, la Federazione italiana ha a disposizione una flotta efficiente ed efficace.

Lo sport sta diventando sempre più sostenibile. E, grazie a 30.000 alberi in più, presto il pianeta potrà respirare di nuovo.

Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile
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