17/03/2020 - 19:00

Coronavirus, scatta l'emergenza per lo smaltimento dei rifiuti infettati: la soluzione è made in Italy

L’azienda di Rimini, leader nel mondo da oltre 25 anni nel settore della sterilizzazione trattamento dei rifiuti ospedalieri a rischio infettivo, detiene il brevetto di una tecnologia in grado di sterilizzare completamente i rifiuti sanitari con un macchinario che può essere installato direttamente in ogni singolo nosocomio.

Coronavirus_rifiuti infettati

Con l’intensificarsi dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, si sta già registrando un considerevole aumento della produzione di rifiuti sanitari pericolosi ad alto rischio infettivo, su tutto il territorio nazionale. Indossare una maschera e guanti per proteggersi dal coronavirus è diventato una parte essenziale della vita di tutti i giorni per molte persone in tutto il mondo. Sebbene la difesa della salute di ognuno di noi sia al primo posto, l'enorme quantità di rifiuti generati da questi oggetti monouso ha il potenziale per diventare un disastro ecologico, nonché incentivare la diffusione del virus stesso, attraverso una gestione non corretta.


Il problema dello smaltimento dei rifiuti infetti
Come affrontare lo smaltimento di tutti questi rifiuti? Il problema per le istituzioni italiane sta diventando sempre più serio, e gli operatori di settore stanno ponendo l’attenzione sul tema. Le aziende attive nella gestione dei rifiuti ospedalieri, per supportare adeguatamente le strutture sanitarie più colpite dall'emergenza COVID-19, hanno triplicato le attività di raccolta e gestione rifiuti presso i nosocomi, aumentando personale e mezzi impegnati nelle operazioni. “Il sistema rischia di collassare nel giro di pochi giorni, senza un adeguato supporto e riconoscimento da parte delle Istituzioni" scrivono in una nota le Associazioni FISE Assoambiente (che rappresenta le imprese di igiene urbana, riciclo, recupero e smaltimento di rifiuti urbani e speciali ed attività di bonifica) e FISE UNICIRCULAR (che rappresenta le Imprese dell'Economia Circolare).


La soluzione ecosostenibile tutta Made in Italy
In realtà una soluzione ecosostenibile in grado di far fonte all’emergenza esiste. È tutta italiana e risiede in provincia di Rimini: la Newster System srl, azienda leader nel mondo da oltre 25 anni nel settore della sterilizzazione dei rifiuti ospedalieri a rischio infettivo detiene il brevetto per una tecnologia in grado di sterilizzare completamente i rifiuti sanitari con un macchinario che può essere installato direttamente in ogni singolo nosocomio.   


“Ci basiamo su una tecnologia tutta italiana e brevetta – spiegano Andrea Bascucci, amministratore unico Newster e Ing. Marco Pericolo, direttore tecnico – per la sterilizzazione completa dei rifiuti solidi, basata su calore generato per frizione. Durante il processo il rifiuto viene finemente triturato e l’attrito generato rilascia calore fin a raggiungere una temperatura di 150°C. In questo modo viene eliminato completamente il rischio biologico. Al termine dello smaltimento resta un prodotto disidratato, completamente irriconoscibile, senza cattivi odori, ridotto dell’80% in volume e del 15% in peso”.   
“L’attuale normativa di riferimento D.P.R. 254/03 già prevede – sottolinea Gianluca Magrini, Responsabile Ricerca e Sviluppo - la possibilità per le strutture ospedaliere di installare sterilizzatori in loco. Questo permetterebbe di trasformare immediatamente un rifiuto infetto e pericoloso, in un rifiuto assimilabile all’urbano. Inoltre negli ultimi due anni abbiamo a fatto specifici studi per verificare che il rifiuto rimanga sterile anche fino a 28 giorni dal processo. Questo permetterebbe, in una situazione emergenziale come questa, la drastica riduzione di tutti gli spostamenti quotidiani per ritirare i rifiuti infetti e portarli all’incenerimento e metterebbe anche in sicurezza tutti gli operatori della filiera. Non parliamo del conseguente risparmio economico”. 
L’installazione di questi macchinari rispetta a pieno quando indicato con gli ultimi decreti e permette di ridurre i costi di gestione dei rifiuti ospedalieri liberando, di conseguenza, risorse economiche preziose. Per non parlare poi dei rifiuti prodotti dalle persone malate a casa o in quarantena: non devono essere differenziati, ma messi in un doppio sacco resistente ed inseriti nel bidone dell’indifferenziata. Oggi con il meccanismo del “porta-a-porta” l’indifferenziata viene raccolta in media una volta a settimana.

Circa due settimane fa la stessa Newster System ha spedito due macchinari in Cina, dove le inadeguate capacità di trattamento dei rifiuti sanitari sono state messe in luce dall’epidemia. Qui il Governo cinese ha subito affrontato il problema con una legge specifica che incentiva la sterilizzazione in loco.
“Le nostre macchine sono state scelte da un’importate compagnia di crociere proprio per questo motivo. Grazie alla possibilità di non dover differenziare i diversi materiali – sottolinea Pericoli – stiamo per superare brillantemente un periodo di prova in Messico, per gestire tutti i rifiuti prodotti da navi da crociera. Una situazione che può essere del tutto simile a quella che si sta creando con i rifiuti prodotti a casa dai malati o negli ospedali da campo COVID19 che si stanno allestendo nelle regioni più colpite”.

L’APPELLO DI NEWSTER SYSTEM
“Noi ci siamo e siamo pronti per trovare una soluzione per la nostra Italia – conclude Bascucci – Come azienda ci siamo subito divisi in due gruppi distinti per garantire la continuità produttiva. Dall’estero ci stanno arrivando un numero sempre crescente di richieste, non ultima la spedizione di 5 sterilizzatori in Bosnia, proprio per affrontare questa situazione. Vorremo dare il nostro contributo anche in Italia. Noi siamo qui. L’auspicio è che questa drammatica situazione possa diventare una vera occasione per un cambio radicale di mentalità anche qui in Italia, per un green new deal nel settore dei rifiuti ospedalieri”.  
 

Marilisa Romagno
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