13/06/2022 - 12:20

Corona lancia il progetto Salvamare che trasforma la plastica recuperata in mare in costumi da bagno

Corona lancia il suo messaggio con un’installazione realizzata con plastica recuperata dal mare e presenta il progetto Salvamare per aiutare i pescatori a recuperare i rifiuti plastici dal mare e a trasformarli in un’esclusiva beachwear collection.

 

progetto Salvamare

In occasione della Giornata Mondiale degli Oceani, Corona, marchio di eccellenza AB InBev, celebra la sua filosofia net zero plastic footprint con un’installazione visiva di grande impatto. Corona ha infatti svelato a Santa Margherita Ligure (GE) un messaggio che ha preso vita grazie alla plastica raccolta dal mare, dal significato esplicito e unificante: Immagina un mondo senza plastica nel mare. Un messaggio forte, presente anche in tante altre spiagge del mondo, per raccontare come la crisi ambientale in corso sia un problema che interessa tutto il globo. L'installazione vuole richiamare l'attenzione sui 300 milioni di tonnellate di plastica che ogni anno si disperdono nei nostri oceani e costituiscono oltre l'80% di tutti i detriti marini. (IUCN, 2021).

Con l’installazione Immagina un mondo senza plastica nel mare di Santa Margherita Ligure, Corona sostiene la sua posizione di leader del settore come primo marchio globale di bevande che nel 2021 ha raggiunto la net zero plastic footprint. Questa iniziativa fa parte del lavoro che il marchio sta portando avanti per recuperare più plastica dall'ambiente di quella che rilascia. Un altro tassello dell’impegno di Corona per la tutela dell’ambiente e contro l’inquinamento delle acque è il progetto Salvamare, sviluppato in sinergia con Ogyre (startup B Corp che crede nella salvaguardia dei mari). Prima piattaforma globale che punta a ripulire i mari dai rifiuti grazie all’aiuto dei pescatori insieme a persone e aziende, Ogyre dà a tutti la possibilità di contribuire per la tutela del mare, supportando in modo diretto uno o più pescatori, finanziando progetti di sostenibilità oppure acquistando prodotti in plastica rigenerata (per maggiori informazioni: Ogyre.com). 
 
Solo qualche settimana fa è stata approvata in Senato la legge Salvamare, attesa regolamentazione che consente ai pescatori di portare sulla terraferma la plastica recuperata accidentalmente in mare, dove le autorità portuali la ricevono in apposite isole ecologiche per avviarla successivamente al riciclo.  Per questo Corona, che lavora affinché il mare sia libero dalla plastica, ha deciso di collaborare con Ogyre, piattaforma che supporta i pescatori aiutandoli a riportare a riva i rifiuti di plastica recuperati, per poi pagarli come se fosse pesce e infine trasformandoli una collezione beachwear (VIDEO)

Ogni articolo della capsule collection Salvamare, dai costumi da bagno alle bag in tela in edizione limitata, richiede circa 2 kg di plastica recuperata dal mare per essere realizzato e ogni acquisto supporta i pescatori, divenendo quindi un aiuto concreto nella rimozione della plastica dalle nostre acque. In questo modo, Corona conferma il suo spirito green e la sua net zero plastic footprint con un’iniziativa che crea prodotti esclusivi, “plastic positive”: la partnership a lungo termine tra Corona e Ogyre è sicuramente un contributo importante alla causa ambientale. Tramite l’acquisto degli accessori della collection Salvamare, tutti hanno la possibilità di supportare la causa, agevolando la raccolta di plastica dal mare.

Corona negli anni ha fatto grandi passi per combattere l'inquinamento marino dovuto alla plastica in modi nuovi e innovativi. Per la Giornata Mondiale del Riciclaggio di quest'anno, ad esempio, Corona ha organizzato il primo Torneo di Pesca Mondiale in Cina, Brasile, Israele, Sud Africa, Colombia e Messico, che ha rimosso quasi 10 tonnellate di detriti di plastica dall'oceano e ha sostenuto le comunità di pescatori locali. Ad oggi, Corona ha condotto oltre 1.400 azioni di pulizia, coinvolto oltre 68.000 volontari e raccolto rifiuti di plastica da oltre 44 milioni di metri quadrati di spiaggia in tutto il mondo. 

Marilisa Romagno
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