13/03/2014 - 18:00

Come si misura la "Greenicità"? Workshop gratuito di Giornalisti Nell'Erba

Sarà Alfredo Macchi, inviato per i telegiornali Mediaset, il moderatore del workshop su"Come si misura la greenicità" del 20 marzo prossimo all'Università di Roma Tor Vergata.
Macchi, inviato speciale in diversi fronti di guerra, dall'Afghanistan all'Iraq, dal Libano alla striscia di Gaza, coordinerà i relatori nella prima parte della mattinata, una mattinata dedicata a scoprire quali metodi e modelli per la misurazione e il controllo delle prestazioni ambientali esistano e come si possa distinguere un'impresa green da una che fa solo finta di esserlo. Un workshop per cercare di capire che differenza c'è tra impatto ambientale ed impronta ecologica, come districarsi nella giungla delle certificazioni green, cosa significano sigle come LCA, LEED, BREEAM, FSC, IMQEco, GREENGUARD, CSQA, PLM..., cosa si sta facendo per mettere ordine e far capire al consumatore cosa sia realmente green e cosa no. Perché affidare ad un giornalista "non addetto ai lavori" la conduzione del workshop? La "sfida" degli eventi formativi dei Giornalisti Nell'Erba è quella della ricerca di una lingua efficace per informare chiunque sulle questioni ambientali e Macchi, giornalista d'inchiesta che ha all'attivo reportage sulle diverse primavere arabe, reportage per programmi come "Passowrd" e "Storie di confine" di Rete4, "Live!" di Italia Uno, "Terra!", "Speciale Tg5" e numerosi premi giornalistici (tra cui "il Premio Saint Vincet", il "premio Ilaria Alpi", il "Marco Luchetta", il Premio Guido Carletti" e "il Premio Enzo Baldoni"), proprio anche in virtù del fatto che non è uno specialista di questioni ambientali, è il "media" ideale per facilitare il trasferimento di contenuti specialistici ad un pubblico di ogni genere, età e formazione.

I metodi di "misurazione" dello sviluppo sostenibile e della "greenicità" sono in continua evoluzione. Mentre alcune grandi aziende hanno dato il via in modo autonomo a propri piani di sostenibilità, vantaggiosi non solo dal punto di vista ambientale ma anche da quello economico, il governo italiano, Ministero dell'Ambiente, ha recentemente avviato un programma che coinvolge ricercatori e grandi aziende al fine di mettere a punto un sistema nazionale di valutazione della "greenicità" delle imprese, di misurazione e controllo delle loro prestazioni ambientali. Tra le imprese d'eccellenza che vi hanno aderito, Carlsberg Italia, che ha messo a punto strategie di misurazione avvalendosi di prestigiose consulenze ed è la prima azienda birraria al mondo ad aver ottenuto la certificazione EPD (Environmental Product Declaration). Al workshop "Come si misura la greenicità" (20 marzo, dalle 9.15 alle 13.30 nell'Aula Magna della Macroarea di Scienze dell'Università di Roma Tor Vergata), realizzato in collaborazione con Carlsberg Italia, ne parleranno, tra gli altri, Fabio Iraldo, professore associato di Management ambientale all'Istituto di Management della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, direttore della Ricerca IEFE (Centro di ricerca Politiche economiche energetiche e ambientali alla Bocconi), cofondatore di Cesips, centro inter-universitario per lo sviluppo della sostenibilità (Politecnico di Torino e Università di Genova), Tullio Berlenghi, giurista ed esperto di Diritto Ambientale, Sergio Ferraris, direttore QualEnergia e referente Qualità dell'Informazione scientifica di FIMA, Alberto Frausin, amministratore delegato Carlsberg Italia, e Laura Marchini, responsabile Comunicazione di Carlsberg Italia.

"Come si misura la greenicità" è il titolo del terzo workshop del ciclo "Giornalisti Nell'Erba - Si fa presto a dire green", organizzato dall'associazione Il Refuso con il sostegno della Regione Lazio (progetto premiato come "Fuoriclasse") e in collaborazione con il Consiglio nazionale dell'Ordine dei Giornalisti, la FIMA (Federazione italiana media ambientali),l'Università di Roma Tor Vergata (Macroarea di Scienze e Scienze della Comunicazione), l'ANSA (in particolare il canale Scienza & Tecnica) e altri canali di comunicazione green. Con il tutoraggio di giornalisti ambientali e scientifici, esperti e ricercatori, da fine gennaio ad inizio aprile i partecipanti stanno facendo un percorso formativo su vari filoni d'inchiesta in cui grandi aziende come UNILEVER, CARLSBERG Italia, NOVAMONT, scelte per il loro percorso di sostenibilità, si sono rese disponibili ad essere "indagate". Dopo una prima parte di relazioni, i partecipanti, divisi in gruppi, prepararanno, insieme ai tutor Paola Bolaffio, direttore di Giornalisti Nell'Erba, Eleonora Cerulli, Leonardo De Cosmo (di ANSA SCIENZA), Hélène Duval, Giacomo Matera Capicciuti, le domande per le interviste agli esperti e il "menabo" delle loro inchieste. Nell'ultima parte della mattinata, si faranno le video interviste.

Nella settimana successiva al workshop i partecipanti, impegnati nella realizzazione delle loro inchieste, potranno contattare gli esperti ed essere seguiti dai tutor. Le inchieste parteciperanno al Premio nazionale di giornalismo ambientale Giornalisti Nell'Erba 8. Verranno pubblicate da Giornalisti Nell'Erba. Oltre al Premio nazionale gNe8, in corso anche tre mini contest tra i partecipanti dei workshop. Uno per la selezione della migliore introduzione alle pubblicazioni che seguiranno e conterranno gli interventi dell'intero ciclo. Un altro per il miglior "tweet" che riassume ogni singolo workshop (#greenicità - indirizzato a @gNellerba). Infine un terzo, per la migliore definizione del termine "greenicità", scritta immaginando di doverla introdurre in un vocabolario. In considerazione dell'argomento, i destinatari di questo workshop sono di preferenza over 18. I workshop sono gratuiti ma a numero chiuso e con prenotazione obbligatoria a info@giornalistinellerba.org.
Tommaso Tautonico
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