10/11/2012 - 16:30

Clini: l'olio usato deve restare in Italia

"E' importante che nemmeno una goccia d'olio lubrificante usato venga dispersa nell'ambiente, e allo stesso tempo che l'olio usato prodotto in Italia resti nel nostro Paese".
Il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, ha visitato lo stand del Sistema Consorzio alla Fiera Ecomondo di Rimini, dove ha incontrato il presidente del Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, Paolo Tomasi, il presidente dell'Anco Ernesto Besozzi e Antonio Lazzarinetti, amministratore delegato di Viscolube. "Tutto ciò è importante - ha aggiunto Clini - per accrescere il valore di un rifiuto che si può e si deve trasformare in bene. Il governo italiano, alla luce delle regole imposte dall'Unione Europea, non può adottare misure protezionistiche ma cercherà, anche grazie alla collaborazione del COOU, soluzioni che premettano l'ulteriore sviluppo di un circuito italiano che sia non solo virtuoso, ma anche economicamente vantaggioso". Lo scorso anno il Consorzio ha recuperato in Italia circa 190mila tonnellate di olio lubrificante usato, la quasi totalità del totale raccoglibile. "L'88% viene destinato all'industria della rigenerazione - ha spiegato il presidente del COOU Tomasi - quindi da olio usato si genera olio nuovo, con grandi vantaggi per l'ambiente e per l'economia. L'Italia è leader in Europa del campo della rigenerazione, mentre la gran parte degli altri Paesi ha scelto da anni la strada della combustione. Per questo motivo auspichiamo che la collaborazione con il governo porti a misure in grado di salvaguardare un circuito virtuoso che difenda l'ambiente e privilegi l'indirizzo comunitario della 'prossimità".
Tommaso Tautonico
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