04/04/2016 - 16:00

Circular Economy e biometano al centro del VII Forum del Consorzio Italiano Compostatori

Il VII Forum interregionale sul compostaggio e la digestione anaerobica organizzato dal Consorzio Italiano Compostatori (CIC), che si svolgerà il 6 aprile a Padova, sarà occasione per Enti Pubblici, tecnici, associazioni di categoria e aziende di settore di approfondire i temi relativi al pacchetto di normative sulla Circular Economy in discussione a Bruxelles e agli aspetti normativi e tecnici della trasformazione dei rifiuti organici a compost e biometano.
Economia circolare, recupero della frazione organica e regolamentazione del settore in Europa, compost e biometano: questi i temi al centro del VII Forum Interregionale sul compostaggio e la digestione anaerobica, organizzato dal Consorzio Italiano Compositori (CIC), che si terrà mercoledì 6 aprile a Padova, presso il Centro Congressi Papa Luciani. Il Forum sarà l'occasione per confrontarsi e fare il punto della situazione su dati, problematiche, obiettivi e prospettive del settore del trattamento biologico e del compostaggio e della digestione anaerobica dei rifiuti organici. Ad aprire il Forum sarà la sessione relativa al pacchetto sulla Circular Economy in discussione a Bruxelles. Il Consorzio Italiano Compostatori sta infatti seguendo i lavori promossi dalla Commissione Europea con un proprio referente, in veste di rappresentante dell'Italia all'interno dell'ECN (European Compost Network). In particolare, verrà analizzata la bozza di revisione del Regolamento Europeo sui Fertilizzanti, pubblicata lo scorso 17 marzo: ritenuta una delle proposte legislative fondamentali nell'ambito del piano d'azione per l'economia circolare, intende affrontare le problematiche attualmente esistenti sul mercato dei fertilizzanti. Obiettivo di questa iniziativa legislativa, spiega il CIC, è incentivare alla produzione su larga scala nell'UE di fertilizzanti ottenuti da materie prime nazionali, organiche o secondarie, conformemente al modello di economia circolare, tramite la trasformazione dei rifiuti in nutrienti per le colture.

Nel corso della sessione del Forum, si approfondirà anche la revisione della Waste Directive che intende rivedere i target di riciclaggio in tutta Europa. In questo senso, l'Italia rappresenta un esempio virtuoso visto che, primo tra i paesi europei ha dimostrato che nessun target è raggiungibile senza la raccolta della frazione umida. In Italia la raccolta di rifiuto organico si attesta vicino ai 6 milioni di tonnellate all'anno ed incide per il 43% di tutta la raccolta differenziata del Paese. Il settore è in crescita, con un incremento della frazione umida del 9,5% in un solo anno (Rapporto rifiuti 2015 di ISPRA).

La seconda sessione del Forum riguarderà gli aspetti normativi e tecnici della trasformazione dei rifiuti organici a compost e biometano. Il CIC approfondirà i dati sulla qualità delle raccolte, porterà in evidenza esempi ed esperienze del compostaggio di comunità e dell'autocompostaggio, farà il punto su incentivi e norme tecniche. Il biometano, combustibile rinnovabile che si ottiene raffinando il biogas generato dalla digestione anaerobica, rappresenta infatti la nuova frontiera dell'economia circolare: un prodotto innovativo che, come sottolinea il CIC, le aziende italiane sono già pronte a produrre e immettere al consumo. "Se usassimo i rifiuti organici raccolti nel nostro Paese per produrre biometano, la quantità di carburante prodotta sarebbe sufficiente per alimentare tutti i mezzi che raccolgono i rifiuti in Italia. Tuttavia, da anni viene ritardata l'approvazione delle norme tecniche di attuazione per la produzione e l'utilizzo del biometano" ha dichiarato il direttore del CIC, Massimo Centemero.
Tommaso Tautonico
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