16/12/2017 - 17:47

Camst vince un bando europeo per misurare l'impronta ecologica.

Ambiente e Sostenibilità. Insieme alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, all’Enea e altre quattro imprese prende il via il progetto EFFIGE.

Camst, la Ristorazione italiana vince un bando europeo per misurare la propria impronta ambientale (PEF - Product Environmental Footprint) nell’ambito del progetto Life EFFIGE. 

L’azienda, insieme ad altre quattro imprese di altri settori di attività, darà il via ad una esperienza pilota di eco-innovazione e competitività volta a calcolare l’impatto ambientale dei propri servizi o prodotti.

impronta ecologica

Camst, la Ristorazione italiana vince un bando europeo per misurare la propria impronta ambientale (PEF - Product Environmental Footprint) nell’ambito del progetto Life EFFIGE. 

L’azienda, insieme ad altre quattro imprese di altri settori di attività, darà il via ad una esperienza pilota di eco-innovazione e competitività volta a calcolare l’impatto ambientale dei propri servizi o prodotti.

Per Camst - tra le imprese più importanti della ristorazione italiana e che produce oltre 100 milioni di pasti all’anno - l’obiettivo sarà quello di calcolare l’impatto ambientale del servizio in tutte le sue fasi: dalla scelta delle materie prime alla loro trasformazione, dalla definizione dei menù fino alla produzione dei piatti, per poter aumentarne il livello di sostenibilità.

L’iniziativa è stata promossa dall’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna che svolge il ruolo di coordinatore e partner tecnico del progetto. Insieme a Sant’Anna le attività tecniche saranno seguite da Enea, l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile.

Dall’industria pesante, all’agricoltura fino ai servizi di ristorazione è emersa l’esigenza, da parte delle imprese, di capire quanto impattano i propri servizi ed i propri prodotti, per agire in modo più specifico e migliorare le proprie prestazioni ambientali. 

EFFIGE sperimenta proprio questo metodo in 4 settori produttivi (fonderie, legno arredo, agroalimentare e servizio di ristorazione), coinvolgendo numerose imprese in questa attività.

I partner del progetto lavoreranno su un “duplice binario”: da un lato, attività più scientifiche di calcolo dell’impronta ambientale, dall’altro, si impegneranno nella definizione di modalità e strumenti per comunicare al meglio l’impronta ambientale dei prodotti, rendendoli così più competitivi sull’attuale mercato.

Le quattro organizzazioni, oltre Camst, che operano nei settori sopra citati sono: Agrica e Consorzio Agrituristico Mantovano “Verdi Terre d’Acqua”, per il settore agroalimentare, Assofond nell’ambito delle fonderie italiane, Federlegno Arredo, su settore mobili.

L’elemento distintivo del progetto è, infatti, rappresentato dalla sinergia tra aziende, mondo accademico e quello associativo e consortile.

Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile
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