04/04/2016 - 14:20

Biologico, approvato il piano strategico nazionale. Ecco cosa prevede

La Conferenza Stato-Regioni ha approvato il Piano strategico nazionale del biologico.
Ad annunciarlo è il ministero delle Politiche agricole, che spiega come il piano sia frutto del lavoro portato avanti dallo stesso dicastero con il contributo di tutta la filiera. Il documento prevede una serie di obiettivi mirati per la crescita del settore, sia in termini di mercato che di superficie dedicata all'agricoltura biologica, da raggiungere entro il 2020 attraverso un set di azioni specifiche. Ecco nel dettaglio i dieci obiettivi principiali del piano: 
 
1. BIOLOGICO NEI PIANI DI SVILUPPO RURALE . Uniformare le modalità di applicazione della misura di sostegno all'agricoltura bio prevista dai PSR tra le diverse Regioni italiane. Indirizzare a favore del settore anche altre azioni previste dai PSR. Particolare attenzione viene data alla formazione specifica per diffondere l'approccio agro-ecologico. 
 
2. POLITICHE DI FILIERA. Favorire l'aggregazione del mondo della produzione e le relazioni stabili con gli altri attori del comparto, trasformazione, distribuzione e commercio attraverso la realizzazione di specifiche forme associative. 
 
3. BIOLOGICO MADE IN ITALY E COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE. Valutare l'opportunità dell'introduzione di un segno distintivo e promuovere il bio Made in Italy attraverso il piano di internazionalizzazione dell'agro-alimentare. Sviluppare campagne di informazione specifiche per l'agricoltura biologica, utilizzando anche il web. 
 
4. BIOLOGICO E GREEN PUBLIC PROCUREMENT. Stimolare l'utilizzo dei prodotti biologici nella ristorazione ospedaliera e nelle mense scolastiche, e l'applicazione del metodo biologico anche nella gestione del verde delle aree pubbliche. 
 
5. SEMPLIFICAZIONE DELLA NORMATIVA SUL BIOLOGICO. Favorire la semplificazione della normativa di settore, anche sulla base delle novità legislative Ue, attraverso il coinvolgimento delle Amministrazioni regionali. 
 
6. FORMAZIONE, INFORMAZIONE E TRASPARENZA. Istituzione di percorsi formativi sull'agricoltura biologica in ambito universitario e corsi di aggiornamento per i docenti anche nelle scuole superiori. Rafforzamento dei servizi del SINAB per migliorare la disponibilità di informazioni relative al settore. 
 
7. BIOLOGICO PAPER LESS - INFORMATIZZAZIONE. Sviluppare il SIB - Sistema di Informazione del Biologico, in linea con quanto previsto dal Piano Agricoltura 2.0, per favorire la connessione con le altre banche dati utili per il settore con l'obiettivo di semplificare le procedure a carico degli operatori. 
 
8. REVISIONE NORMATIVA SUI CONTROLLI (D.LGS 220/95). Migliorare l'efficacia del sistema di controllo e certificazione in Italia a garanzia delle imprese biologiche e dei consumatori. 
 
9. CONTROLLO ALLE IMPORTAZIONI. Intensificare le attività di controllo e certificazione del prodotto biologico in entrata da paesi terzi anche con un maggiore coinvolgimento delle Dogane e con l'utilizzo di strumenti informatici evoluti per favorire un rapido scambio di informazioni. 
 
10. PIANO PER LA RICERCA E L'INNOVAZIONE IN AGRICOLTURA BIOLOGICA. Predisposizione di un piano nazionale per la ricerca e l'innovazione in agricoltura biologica. Costituzione di un comitato permanente di coordinamento per la ricerca in agricoltura biologica e biodinamica, con gli enti vigilati dal Mipaaf, ed il coinvolgimento delle Regioni e delle rappresentanze del settore. 
 
"L'approvazione del Piano rappresenta un passaggio importante per un settore sempre più strategico per tutto il Paese, come ci dimostrano anche i consumi interni che nell'ultimo anno sono aumentati in modo esponenziale segnando + 20%" ha detto il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, commentando l'approvazione del piano.
 
"In questo momento di forte crescita è fondamentale quindi mettere in campo una strategia d'insieme e a lungo termine, in grado di dare un indirizzo preciso allo sviluppo del biologico così da coordinare al meglio le politiche di sostegno e dare allo stesso tempo risposte concrete alle esigenze degli operatori" ha aggiunto il ministro. 
Rosamaria Freda
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