01/01/2013 - 01:00

Biocarburante da alghe, gli ultimi progressi nella ricerca

ExxonMobil e Synthetic Genomics Inc. annunciano l'apertura di un nuovo laboratorio-serra sulla ricerca dei biocarburanti derivanti da alghe. La serra riproduce le migliori condizioni per favorire la ricerca e lo sviluppo. La struttura verrà utilizzata per l'individuazione delle varietà di alghe più fertili e dei metodi di produzione più efficienti.
I biocarburanti da alghe potrebbero rivelarsi una fonte energetica per il trasporto economicamente competitiva e a basse emissioni di anidride carbonica; la sperimentazione in un impianto all'aperto, prevista nella metà del 2011, sarà la prossima tappa fondamentale. La nuova struttura, inaugurata nel corso di una cerimonia tenutasi presso la sede della SGI a La Jolla, in California, fa muovere il progetto da un ambiente di laboratorio ad uno che meglio rispecchia le condizioni reali per la produzione di alghe. I ricercatori della SGI e della ExxonMobil utilizzeranno la struttura per verificare se grandi quantità di carburanti, competitivi sotto il profilo economico, possano essere prodotte dalle alghe. "Oggi è un giorno importante in questa fase iniziale del nostro programma perché ci accingiamo a verificare l'ipotesi che i biocarburanti da alghe possano davvero diventare un'opzione commercialmente valida e contribuire in maniera significativa a soddisfare la futura domanda di energia" ha dichiarato il Dottor Emil Jacobs, Vicepresidente Ricerca e Sviluppo della ExxonMobil.

Nella nuova struttura, i ricercatori della ExxonMobil e della SGI esamineranno diversi metodi per la coltivazione delle alghe, come ad esempio in stagni aperti e in foto-bioreattori chiusi. Valuteranno varie tipologie di alghe, che includono sia quelle naturali che quelle sviluppate in laboratorio, in differenti sistemi di crescita e in un'ampia gamma di parametri ambientali, quali diversi livelli di luce, temperatura e concentrazione di sostanze nutritive. Studieranno anche altri aspetti del processo di produzione di carburante dalle alghe, compresi la raccolta e il recupero del bio-olio.

"La serra rappresenta una tappa importante della nostra collaborazione perché ci permette di studiare ogni aspetto delle alghe quale fonte per la produzione di biocarburanti rinnovabili. Il team ha già compiuto notevoli passi avanti nella valutazione delle varie tipologie di alghe e delle loro condizioni di crescita e siamo impazienti di andare avanti con questo importante progetto di ricerca attraverso nuove fasi di sviluppo" ha dichiarato il Dottor J. Craig Venter, fondatore e CEO della SGI.

Dall'annuncio del programma sui biocarburanti da alghe, dato dalla ExxonMobil e dalla SGI un anno fa, i ricercatori hanno compiuto significativi progressi, tra i quali:
- isolamento e/o sviluppo in laboratorio di un gran numero di possibili
- tipologie di alghe e sviluppo di condizioni di coltivazione che possano
- rendere queste varietà più fertili;
- identificazione e verifica delle migliori caratteristiche progettuali
- dei diversi sistemi di produzione;
- avvio di studi sulla sostenibilità dell'intero ciclo produttivo per
- valutare l'impatto di ogni fase del processo sulle emissioni di gas a
- effetto serra, sull'uso dei terreni e delle risorse idriche.
La fase successiva del programma, che costituirà un'altra importante tappa fondamentale, sarà l'apertura di un impianto di sperimentazione all'aperto, prevista nella metà del 2011. Se gli obiettivi di ricerca e sviluppo saranno raggiunti con successo, la ExxonMobil prevede di investire, nei prossimi dieci anni, oltre 600 milioni di dollari nel programma sui biocarburanti da alghe, 300 milioni dei quali come contributo di ricerca alla SGI.
Tommaso Tautonico
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