17/10/2012 - 21:02

Beni ambientali e vincolo paesisitico.

L'autorizzazione rilasciata dal Comune ai sensi dell'art. 151 del D. Lgs. n.490/1999, relativamente all'istanza di condono edilizio presentata ai sensi dell'art. 39 della L. 724/94 al fine di sanare opere abusive può essere annullata dal decreto del Soprintendente per i Beni Architettonici e per il Paesaggio? Il TAR bolognese cerca di dare una risposta.

La sentenza emessa TAR Emilia Romagna (BO)Sez. II, n. 556 del 12 settembre 2012 afferma che è' legittimo il decreto del Soprintendente per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di annullamento dell'autorizzazione rilasciata dal Comune ai sensi dell'art. 151 del D. Lgs. n.490/1999, relativamente all'istanza di condono edilizio presentata ai sensi dell'art. 39 della L. 724/94 al fine di sanare opere abusive.


Infatti, non possono ritenersi idonee e congrue, a tale scopo, né le generiche argomentazioni addotte dalla commissione edilizia comunale nel proprio parere limitandosi l'organo consultivo ad esprimere "...parere favorevole in quanto gli interventi effettuati non arrecano pregiudizio al contesto circostante...", né, tanto meno, la dichiarata condivisione di tale parere ad opera del Dirigente che ha rilasciato l'autorizzazione, consistendo, questa, in una mera riproposizione delle stesse generiche affermazioni formulate dall'organo consultivo.


Al riguardo, la giurisprudenza è chiara nello stabilire che l'insufficiente valutazione e motivazione dell'impatto dell'opera da parte dell'amministrazione comunale, autorizza la Soprintendenza a censurarne la legittimità sotto il profilo della carenza di motivazione e, perciò, dell'eccesso di potere, senza per questo sconfinare in una non consentita valutazione di merito.
 

Alessio Elia
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