20/12/2018 - 10:46

Aziende green: Imab Group, l'impegno concreto per la sostenibilità

IMAB Group, azienda di riferimento nel distretto del mobile di Pesaro e Urbino, ha iniziato la sua battaglia a favore della sostenibilità ambientale da molti anni, unendo il rispetto rigoroso delle legge e dei regolamenti in tema ambientale ad uno sforzo sempre maggiore che migliori le sue performance produttive, riduca e ottimizzi i consumi e minimizzi gli sprechi e i rischi sul luogo di lavoro.

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La sostenibilità, la tutela dell’ambiente e l’efficienza energetica sono temi a cui il mondo presta sempre maggiore attenzione: il cambiamento climatico e l’impatto che l’inquinamento ha sulla vita di tutti gli esseri viventi sono argomenti che in quest’epoca non si possono più ignorare e che devono toccare il senso di responsabilità di ognuno.
IMAB Group, azienda di riferimento nel distretto del mobile di Pesaro e Urbino, ha iniziato la sua battaglia in questo senso da molti anni, unendo il rispetto rigoroso delle legge e dei regolamenti in tema ambientale ad uno sforzo sempre maggiore che migliori le sue performance produttive, riduca e ottimizzi i consumi e minimizzi gli sprechi e i rischi sul luogo di lavoro.

Oltre ad aver già garantito la salubrità dei suoi prodotti con il “Pannello 100% Ecologico Certificato”, ogni anno IMAB Group investe in progetti che ne dimostrano l’impegno: tra i prossimi obiettivi c’è quello di qualificarsi come Azienda in grado di autoprodursi il 50% del fabbisogno annuale di energia elettrica, grazie all’installazione di un impianto di cogenerazione in assetto trigenerativo nello stabilimento più energivoro del gruppo. L’impianto, che consentirà di evitare un’immissione in atmosfera di centinaia di tonnellate di CO2, permetterà di produrre sia 1MW di energia elettrica sia 1,2MW di potenza termica per integrare la caldaia esistente d’inverno e produrre acqua refrigerata d’estate.

Per abbattere le classiche perdite di distribuzione della rete elettrica, l’impianto sarà posto nel punto esattamente adiacente a dove l’energia viene utilizzata: la distanza ravvicinata anche tra gli stabilimenti ha favorito, in alcuni casi, una connessione elettrica tra gli stessi, permettendo di condividere l’energia generata dagli impianti fotovoltaici evitando di gravare sulla rete elettrica.
Un nuovo impianto fotovoltaico da 224kW, inoltre, entrerà in servizio entro la fine del 2018 e, secondo le proiezioni, porterà ad una copertura energetica autoprodotta superiore al 90% del consumo aziendale totale. L’energia attualmente generata dal Gruppo IMAB con impianti fotovoltaici si attesta a circa 1700kWp mentre a fine 2019, grazie al nuovo impianto fotovoltaico ed a quello cogenerativo, si raggiungerà la quota 2900kWp. L’intento di IMAB Group è quello di strutturarsi come una “Smart Grid” grazie all’ottimizzazione della distribuzione di energia autoprodotta che permette di gestire la rete di distribuzione in maniera intelligente.

Grazie ad una partnership con ENEL, IMAB ha inoltre implementato tre stazioni di ricarica per veicoli elettrici, fruibili anche da un pubblico esterno all’azienda ma che serviranno soprattutto a ricaricare le diverse auto elettriche che verranno inserite nella flotta aziendale dal prossimo anno, a seguito di un programma di sostituzione del parco auto con veicoli elettrici che ha già raggiunto il 10% del totale. Infine, per favorire lo sviluppo di una bioedilizia sostenibile ed ecocompatibile, nella costruzione di una nuova area dedicata ad uffici si è deciso di utilizzare una copertura interna con certificazione ANAB-ICEA, che identifica prodotti edili che producono un ridotto impatto ambientale. Gianfranco Bruscoli, Presidente di IMAB Group, commenta: “Non è più sufficiente preoccuparsi soltanto della salubrità dei prodotti che sappiamo che entreranno nelle nostre case e saranno in stretto e quotidiano contatto con noi e i nostri famigliari. Serve impegnarsi per garantire un ambiente sano e noi ci sforziamo di fare sempre di più perché sappiamo di doverlo al mondo, alla nostra comunità, ai nostri collaboratori e alle loro famiglie.”

Marilisa Romagno
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