01/01/2013 - 01:00

Arriva il contributo Ministeriale per gli oli usati

È in arrivo il nuovo contributo per il riciclo degli oli usati. Il decreto legge Salva infrazioni, varato dal governo qualche giorno fa, ha previsto nell'articolo 13 una nuova normativa in materia di oli esausti.
Il provvedimento prevede infatti l'unificazione dell'imposta di consumo tra oli rigenerati e oli di prima raffinazione alla nuova aliquota di 750 euro per 1.000 kg. Il decreto, come spiega Palazzo Chigi, si è reso necessario "a seguito di una procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea nel giugno del 2007 per violazione dell'articolo 90 del Trattato Ce.
In particolare, per incentivare le imprese alla raccolta e alla rigenerazione degli oli usati, l'Italia ha adottato per molti anni un sistema di compensazione dei maggiori costi per tale attività mediante lo strumento fiscale dell'imposta di consumo, riconoscendo alle basi lubrificanti rigenerate una misura ridotta del 50%". Successivamente, la legge numero 266 del 2005 ha limitato l'agevolazione alle sole basi ottenute dalla rigenerazione di oli esausti raccolti in Italia. Questa impostazione è stata contestata dalla Commissione europea.
Dopo il decreto Salva infrazioni, il testo normativo tiene conto dell'esigenza di rimuovere la procedura d'infrazione e di tutelare al tempo stesso la raccolta dell'olio usato secondo quanto disposto dalle direttive comunitarie che sono state emanate allo scopo di incoraggiare l'avvio a rigenerazione degli oli usati (più di 200 milioni di litri all'anno in Italia), favorendo così lo smaltimento di un rifiuto liquido, tossico e pericoloso. Il provvedimento, come ricordato, prevede l'unificazione dell'imposta di consumo tra oli rigenerati e oli di prima raffinazione alla nuova aliquota di 750 euro per 1.000 kg.
Vengono inoltre meglio specificate le attribuzioni del Consorzio obbligatorio degli oli usati (il Coou, al quale partecipano tutti i soggetti che immettono in consumo gli oli lubrificanti in Italia), affidando allo stesso il compito di assicurare il corretto trattamento degli oli usati avvalendosi allo scopo di operatori specializzati. A questo punto, per i servizi che riceve il Coou potrà riconoscere ai rigeneratori un compenso fissato sulla base di criteri di mercato.
Il passaggio dall'agevolazione fiscale a un sistema di remunerazione, da parte del Coou, del servizio di rigenerazione degli oli usati presenta l'indubbio vantaggio di far venir meno la base giuridica della procedura d'infrazione comunitaria. Secondo gli estensori della legge, la soluzione proposta non comporta perdite di gettito per l'erario e non provoca alcun aggravio al consumatore. Il Coou è la prima agenzia ambientale nazionale dedicata alla raccolta differenziata: nato nel 1982, in ottemperanza alla direttiva comunitaria 75/439, ne fanno parte le imprese che, anche in veste di importatrici, immettono sul mercato oli lubrificanti.
Per maggiori informazioni visitare il sito del Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati: www.coou.it
Tommaso Tautonico
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