01/01/2013 - 01:00

Arriva ekò, la lampadina riciclata

E' un invenzione italiana, in particolare della Wiva Group di Scandicci (che ha anche scelto di non depositare il brevetto) la lampadina riciclata ecò che illuminerà le proprietà del FAI.
Appena nata, Ekò non solo promette bene, ma ha già dalla sua parte un sostenitore prestigioso, il FAI, Fondo per l'Ambiente Italiano, che ha deciso di adottare le lampadine Ekò in ogni edificio di sua proprietà. I luoghi della cultura italiana saranno resi ancora più luminosi da una lampadina così ecologica.
Ekò è un prodotto che racchiude in sé il meglio di quanto si può offrire nel campo delle lampadine a basso consumo. Infatti non le manca niente: contiene la metà del mercurio consentito attualmente per le lampadine a fluorescenza (2,5mg contro i 5 permessi), dura 10.000 ore (7 volte in più delle normali lampadine) ed è anche la prima al mondo ad essere fabbricata con materiali riciclati, mercurio e fosfori - che vengono dalle vecchie lampadine ormai non funzionanti - vetro, plastica, metalli, oltre naturalmente alla carta per il packaging.
Giuseppe Ranieri, amministratore delegato della Wiva Group commenta: "Ekò dimezza la potenzialità di inquinamento delle sorgenti a basso consumo ma soprattutto risolve il problema dello stoccaggio delle merci riciclate attraverso il loro riutilizzo. In questo modo si instaura un circolo virtuoso, che auspichiamo sia preso in considerazione e seguito anche da altre aziende. Per questo motivo abbiamo deciso di non brevettarla".
Un punto davvero importante, se pensiamo che dopo aver fatto una buona azione comprando una lampadina a risparmio energetico, rischiamo di vanificare il nostro gesto se la lampadina, una volta terminata la sua vita, non viene smaltita correttamente: i suoi componenti inquinanti hanno un effetto molto pesante sull'ambiente.
Tommaso Tautonico
autore