05/07/2018 - 21:02

Ambiente. RenOils per il recupero di oli e grassi vegetali ed animali esausti

Il Consorzio RenOils presenta i suoi obiettivi e programmi nel settore degli oli e grassi vegetali ed animali esausti.
Ambiente. RenOils per il recupero di oli e grassi vegetali ed animali esausti
Il Consorzio RenOils presenta i suoi obiettivi e programmi nel settore degli oli e grassi vegetali ed animali esausti.

RenOils - Consorzio Nazionale di Raccolta e Recupero Oli e Grassi vegetali ed animali esausti, ha iniziato lo scorso 3 luglio in Lombardia un giro di presentazione dei suoi programmi ed obiettivi. Seguiranno infatti incontri a Bologna, Roma, Bari, per dare la possibilità a più imprenditori possibile di conoscere questa nuova realtà.

“Gravare di meno nei bilanci delle aziende associate ma soprattutto reinvestire, attraverso programmi condivisi con i soci, le risorse del contributo ambientale in azioni finalizzate a monitorare il sistema del riciclo, sensibilizzare opinione pubblica e Amministrazioni locali a favorire ed agevolare comportamenti virtuosi che contribuiscano a salvaguardare l’ambiente” sono gli obiettivi principali indicati dal Presidente di RenOils Ennio Fano, attraverso la realizzazione di progetti di comunicazione e reti di convenzioni con le istituzioni.

Chi è RenOils
RenOils nasce dalla volontà degli imprenditori del settore, che hanno deciso di affiancare il precedente e storico Consorzio obbligatorio, operante in regime di monopolio, con una nuova realtà più snella e vicina ai suoi associati, in coerenza che le nuove disposizioni normative.

Costituitosi nell’ottobre 2016, e subito operativo, ha ottenuto il decreto di riconoscimento da parte del Ministero dell’Ambiente il 6 aprile scorso. Il nuovo Consorzio aggrega 254 associazioni e imprese della filiera degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti, a partire dai produttori del prodotto per uso alimentare fino ai riciclatori e i recuperatori del rifiuto.

Ne sono fondatori Assitol (Associazione Italiana dell’Industria Olearia), A.R.O.E. (Associazione Nazionale Italiana delle Aziende di recupero Oli e Grassi Vegetali e Animali Esausti), AssimpreseItalia Nazionale, Assograssi e Papa srl.

Per e in rappresentanza dei diversi settori che lo compongono, il nuovo Consorzio ha individuato quattro Vice Presidenti, che sono: Giovanni Zucchi (per i produttori di olio), Alberto Zanotti (per il settore del recupero), Enrico Calocchio (per il settore raccolta) e Giovanni Pavone (per i produttori di rifiuto), che hanno presentato le specificità del loro comparto.

Perché RenOils
Dinamicità, trasparenza, riduzione dei costi: queste le parole chiave di RenOils, una nuova realtà che si caratterizza per professionalità, efficienza e per una struttura snella e agile, in grado di contenere al massimo i costi, di agire con trasparenza al servizio e per conto dei propri associati e di agevolarli nella gestione del complesso impianto burocratico.

Renoils vuole mettersi a disposizione del sistema e dei suoi operatori, cercando di aiutare i consorziati dei diversi settori a lavorare con più efficienza. Nasce con questo intento il sistema di gestione della banca dati sviluppato in collaborazione con l’Università di Roma Tor Vergata, con l’obiettivo di superare uno degli aspetti di maggior criticità dell’intero settore, ovvero l’assenza di informazioni sui quantitativi complessivi di rifiuti prodotti e riutilizzati.

Una collaborazione a cui se ne aggiungeranno molte altre con Università, Centri di Ricerca, Amministrazioni Pubbliche, Associazioni di categoria, per dare concretezza ad uno degli obiettivi principali per cui i consorzi sono stati creati: il controllo e l’efficacia dei sistemi di recupero e valorizzazione dell’olio e dei grassi usati e contribuire così con proattività alla difesa dell’ambiente.

Collaborare, infatti, è la parola che meglio riassume lo spirito con cui RenOils si presenta sul mercato degli oli e grassi esausti: nell’interesse di tutti e del sistema nel suo insieme.

Oli e grassi vegetali e animali esausti: una panoramica del settore in Italia
In Italia il Dlgs n.152/2006 prescrive l’obbligo della raccolta, del recupero e del riciclaggio degli oli e grassi vegetali e animali esausti. I produttori di oli esausti possono adempiere alla norma direttamente o tramite il Consorzio obbligatorio.

Sono considerati produttori: il settore della ristorazione (ristoranti, bar, alberghi), le attività commerciali e industriali (friggitorie, laboratori di rosticcerie, ristorazione industriale) e i consumi domestici nelle abitazioni, anche se per i cittadini non esiste l’obbligo di raccolta dell’olio esausto vegetale.

La mancanza di un obbligo che si combina purtroppo con la scarsa conoscenza dell’olio esausto, soprattutto da parte dei cittadini che faticano a percepirlo come un rifiuto.

In realtà, pur non essendo considerato nocivo per la salute umana, l’olio vegetale esausto è potenzialmente dannoso per gli ecosistemi se smaltito in maniera non corretta.

Questi i potenziali danni:
-        malfunzionamento degli impianti di depurazione delle acque;
-        inquinamento del suolo;
-        inquinamento freatico, con un impatto sui pozzi di acqua potabile;
-        incremento dei costi globali per l’impianto di depurazione delle ac­que;
-        inquinamento di fiumi, mari e bacini idrici.

Malfunzionamenti e inquinamento che comportano costi per la collettività, quando invece un corretto smaltimento rende possibile l’utilizzo dell’olio vegetale esausto per la produzione di biodiesel o altri materiali, come tensioattivi e oli base lubrificanti, in piena ottica di economia circolare dove da un rifiuto si genera valore, per il mercato e per l’ambiente.

 

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Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile
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