23/06/2014 - 17:30

Ambiente: pescatori centrali per la salvezza delle tartarughe marine

Il nome dato alla tartaruga liberata da WWF in collaborazione con il Comune di Venezia è Alcione II ed è stata recuperata da pescatori a Chioggia lo scorso 28 maggio e poi posta sotto le cure di Fondazione Cetacea in collaborazione con il dottor Luciano Tarricone; l'animale è stato tenuto sotto osservazione a seguito della ferita superficiale sul carapace.
La liberazione è avvenuta nel primo giorno d'estate e vuole festeggiare la giornata delle tartarughe, il Turtle Day che si svolge ogni anno a livello mondiale il 16 giugno ed è avvenuta non a caso nell'Adriatico zona fondamentale di alimentazione per un gran numero di tartarughe marine Caretta caretta e dove vive la popolazione più numerosa di tutto il Mediterraneo di delfini, i Tursiopi. "Le tartarughe marine nel Mediterraneo sono vittime di molte minacce più o meno note, come la recentissima moria di almeno 150 individui nelle acque pugliesi negli ultimi due mesi e gli oltre 300 dello scorso anno nel solo alto Adriatico sulle cui cause il dipartimento di veterinaria dell'Università di Padova sta svolgendo indagini scientifiche per identificarne le cause certe. Ma ogni anno si stima che 20.000 tartarughe muoiono lontano dai riflettori, nei soli mari italiani, a causa di una errata gestione da parte dei pescatori che le catturano accidentalmente nelle reti e non sempre riescono a rilasciarle nei modi e nei tempi corretti. Per il questo il WWF lavora da tempo in stretta collaborazione con i pescatori italiani e dell'altra sponda dell'Adriatico per dare a loro tutti gli strumenti di conoscenza utili per salvare migliaia di animali protetti." dichiara Marco Costantini responsabile mare WWF Italia.

La liberazione è avvenuta al Lido di Venezia davanti a moltissimi bambini e famiglie, preceduta da attività ludico didattiche e dalla visione di una mostra sulle tartarughe marine dell'alto Adriatico in collaborazione con il Museo di Storia Naturale di Venezia e si è potuta realizzare grazie alla collaborazione della Capitaneria di Porto di Venezia e del Corpo Forestale dello Stato. L'evento avviene non a caso sull'Adriatico, dove WWF collabora ed è partner del progetto NETCET la rete pan-adriatica a protezione di cetacei e tartarughe marine nata nel 2012. NETCET e' un progetto internazionale finanziato dalla UE (programma IPA Adriatico), coordinato dal Comune di Venezia, a cui partecipano 13 partner ONG, tra cui il WWF stesso, istituti di ricerca, Comuni, nei 5 paesi rivieraschi adriatici (Italia, Slovenia, Croazia, Montenegro, Albania), con lo scopo di attuare una vasta gamma di misure per proteggere le cospicue popolazioni di cetacei e tartarughe che ospita l'Adriatico.

Il progetto NETCET tra le altre cose sta creando una rete permanente di collaborazione tra i vari soggetti che si occupano di conservazione di queste specie in modo da operare in modo più coordinato nel futuro, proporrà piani di azione nazionali integrati, ha attivato una rete di monitoraggio degli spiaggiamenti di tartarughe e cetacei lungo le coste adriatiche (con centinaia di casi già documentati) che vengono registrati in appositi database online, sta informando i pescatori dell'Adriatico che utilizzano palangrese e rete a strascico riguardo le semplici procedure da attuare a bordo per ridurre drasticamente la mortalità delle tartarughe accidentalmente catturate, sta informando i proprietari di barche da diporto su come ridurre i casi di collisione e disturbo nei confronti di tartarughe e cetacei, sta studiando tramite telemetria satellitare e perlustrazioni aeree vari aspetti della distribuzione e biologia legati alla conservazione di questi animali. Infine, NETCET vuole informare gli abitanti dell'Adriatico sulla presenza e i problemi di questi animali e della comune ricchezza che essi rappresentano per l'Adriatico, anche tramite lezioni nelle scuole e eventi pubblici come il Turtle Day.

Nell'ambito del progetto NetCet sono previste liberazioni di tartarughe marine anche in Croazia e Albania. Ma non solo nell'alto Adriatico sono organizzati eventi, oggi in Sicilia a Trapani il WWF libera una tartaruga dopo le cure ricevute dal centro tartarughe WWF di Lampedusa. Il WWF ha in cantiere altre iniziative che si svolgeranno nel corso dei mesi estivi e che punteranno sulla difesa delle coste adriatiche, sulle specie simbolo. Nell'ambito di NetCet il WWF coordina il progetto di formazione dei pescatori, italiani e degli altri stati adriatici, per la corretta gestione delle tartarughe marine e tra gli strumenti realizzati spiccano alcune vignette che sono diffuse sottoforma di adesivi e magliette per i pescatori che illustrano le varie fasi della corretta gestione degli animali intrappolati nelle reti.
Tommaso Tautonico
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