26/03/2014 - 14:30

Ambiente: l'area marina protetta di Pantelleria è più vicina

Buone notizie in arrivo da Pantelleria dove nei giorni scorsi si è riunito il neonato 'Gruppo di lavoro Area Marina Protetta di Pantelleria' presso la sede della Pro Loco Pantelleria a cui hanno partecipato l'Associazione Apnea Pantelleria Onlus, l'Associazione dei Pescatori di Pantelleria che raggruppa la maggioranza dei pescatori professionali, il Diving DIVE X Cala Gadir in rappresentanza di Big Kahuna, Cala Levante, Centro immersioni Pantelleria, Green Divers, TGI Diving; Stefano Scaltriti del MeetUp 5 Stelle di Pantelleria, gli imprenditori turistici Fabio Casano e Luca Genovese e Luigi Turati in qualità di pescatore sportivo.
Marco Costantini responsabile Mare WWF ha svolto il ruolo di facilitatore del processo, suggerendo soluzioni già adottate in altre aree marine protette italiane, come soluzione nelle situazioni problematiche che si potrebbero presentare sull'isola. Le diverse interpretazioni ai regolamenti e alle zonazioni, che i vari rappresentati hanno presentato, sono state mediate al fine di trovare una soluzione ragionevole e si è raggiunto l'accordo di studiare una proposta di zonazione, che, prevedendo le necessarie aree A B C e abbia anche delle aree costiere e marine cosiddette franche dove sussisterebbero solamente le attuali regole e leggi nazionali. Il patto è stato siglato con una significativa ed antica stretta di mano. Costantini ha dichiarato "E' un passo importante verso la protezione dell'isola. Solo un processo che parte dalla gente, dai panteschi, potrà delineare un progetto di area marina protetta con un futuro".

La nascita del gruppo di lavoro è un risultato della campagna WWF "Sicilia: il petrolio mi sta stretto", che ha portato lo scorso ottobre alla consegna al sindaco di Pantelleria di 38.777 firme, tra cui quella del presidente onorario del WWF Fulco Pratesi, per fermare la costruzione di piattaforme petrolifere nel Canale di Sicilia e chiedere l'istituzione di un'area protetta a Pantelleria. Alla campagna ha voluto dare il suo contributo anche Luca Zingaretti che si è unito al WWF contro le trivelle nel Canale di Sicilia. L'attore, diventato un simbolo della 'tutela' della Sicilia grazie al celebre personaggio del commissario Montalbano, ora difende la sua isola dalle esplorazioni petrolifere.

Per il WWF Pantelleria è un Eden in mezzo al mare. Attorno all'isola quest'estate si sono viste centinaia di tartarughe marine, due balenottere, le mobule (ovvero le mante del Mediterraneo), tonni e pesci di ogni tipo. È stata sorvolata da fenicotteri, cicogne, falchi, aquile addirittura di provenienza asiatica dirette in Africa. Un gioiello nero di ossidiana e verde di macchia mediterranea e giardini con aranci secolari, le cui economie e tradizioni dipendono dal mare, dal paesaggio agrario, dalla natura incontaminata che conserva. Ma Pantelleria è l'unica isola del Canale di Sicilia a non essere protetta. A ridosso delle sue scogliere una concessione per l'estrazione petrolifera data prima del 2010 non "scompare" con l'applicazione del Decreto Passera e l'isola, rischia di essere rovinata dalle piattaforme e sporcata dagli sversamenti routinari o da possibili incidenti, che tutti ci auguriamo non avvengano mai. Dove tutti passano, dove la natura è un paradiso, dove c'è equilibrio tra l'uomo e il mare, lo stato italiano vorrebbe trasformare un tragitto libero in una corsa ad ostacoli, permettendo la costruzione di piattaforme petrolifere.
Tommaso Tautonico
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