01/01/2013 - 01:00

Al via il progetto "Sostenibilità della viticoltura in Italia"

Presentato ieri a Palermo, a Villa Tasca d'Almerita, dal ministro Corrado Clini il progetto "Sostenibilità della viticoltura in Italia", sostenuto dal ministero dell'Ambiente con la collaborazione delle università di Perugia, Piacenza, Torino e alcune aziende italiane.
Obiettivo dell'iniziativa - che fa parte del progetta pilota del ministero avviato un anno fa - è promuovere l'eco-sostenibilità del comparto vitivinicolo del nostro Paese, valutando l'impronta ambientale della filiera con un marchio garantito dal ministero. O meglio, per dirla, con le parole dello stesso ministro, "sperimentare in Italia una metodologia produttiva certificata per ridurre i consumi energetici legati al processo produttivo del vino. E' una grande opportunità per le nostre aziende perché nei mercati internazionali esiste una forte richiesta di certificazione di qualità ambientale, soprattutto per i prodotti di alto livello". La novità del progetto è raccogliere quello che oggi è frammentato. "In Europa - ha continuato il ministro Clini - si stanno facendo sperimentazioni in Francia e in Spagna per individuare un protocollo che sia poi adoperabile da altre aziende, ma al momento non esiste ancora nulla di simile. Siamo convinti che non esiste conflitto tra impresa e ambiente. Sono due facce della stessa medaglia e le aziende italiane devono essere protagoniste di questo cambiamento". Le aziende che partecipano al progetto con un accordo di programma con il ministero dell'Ambiente sono: Castello di Monte Vibiano vecchio, Fratelli Gancia & C., Masi agricola, Marchesi Antinori, Mastroberardino, Michele Chiarlo azienda vitivinicola, Venica & Venica, Planeta e la stessa Tasca d'Almerita.
Tommaso Tautonico
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