01/01/2013 - 01:00

Al "Majorana" di Rho aprono le due prime Case dell'Acqua

L'inaugurazione dei dispenser scolastici ha concluso il convegno "Acqua e Futuro - Educare all'uso consapevole", una mattinata di riflessione sull'uso consapevole dell'acqua e sui progetti realizzati nella scuola in collaborazione con diversi soggetti territoriali e incentrati su rispetto e salvaguardia delle risorse.
Le Case dell'Acqua per la prima volta aprono i loro rubinetti in una scuola. L'inaugurazione di due Case dell'Acqua nel liceo scientifico Etttore Majorana di Rho è stata la chiosadel convegno "Acqua e Futuro - Educare all'uso consapevole", che ha riunito tutti gli attori dei progetti ambientali realizzati nell'istituto superiore di Rho, docenti e studenti del Majorana, Provincia di Milano, Fondazione Cariplo e Ianomi Spa, insieme con Ufficio scolastico regionale della Lombardia e Comitato Italiano Contratto Mondiale dell'Acqua.
 
«L'inaugurazione di due Case dell'Acqua corona l'impegno del Liceo Majorana in campo ambientale - spiega la dirigente scolastica Paola Molesini: anni fa ci eravamo dati degli obiettivi ambiziosi con i progetti Scuola 21, sostenuto dalla Fondazione Cariplo, e Acqua bene comune, con la Provincia di Milano. Sono state coinvolte, all'inizio, due classi, che hanno lavorato nelle ore curriculari su differenziata, compostaggio, consumi energetici e fonti rinnovabili, poi, con il progetto sull'Acqua, le classi sono salite a cinque, per un totale di 120 studenti. La decisione più efficace per promuovere la cultura della sostenibilità ci è parsa l'istallazione delle Case dell'Acqua, che si sono imposte da qualche tempo come catalizzatori di buone pratiche ambientali».
 
Una realizzazione, quella delle due case dell'acqua a scuola, che, con ogni probabilità, consegna al Majorana un primato: nessuna scuola italiana risulta infatti dotata di punti di erogazione dell'acqua di questo tipo.
 
«Le scuole superiori della Provincia di Milano ancora una volta si confermano scuole di eccellenza per inventiva, intraprendenza e competenza - dichiara l'Assessore all'Istruzione ed Edilizia scolastica, Marina Lazzati. Con il progetto Acqua e Futuro il liceo Majorana ha inoltre dimostrato una forte sensibilità ambientale per aver messo in atto un importante intervento volto a ridurre consumi e sprechi di quello che è il bene indispensabile per ogni genere di vita sulla Terra. Un percorso educativo pioniere, perché queste sono le prime case dell'acqua realizzate in un plesso scolastico della Provincia di Milano e tra le prime a livello nazionale. Iniziative di questo calibro possono essere messe in atto solo grazie alla professionalità dei docenti e alla voglia di imparare degli studenti, a cui va tutta la mia stima».
 
La realizzazione delle Case dell'Acqua è avvenuta con i finanziamenti della Fondazione Cariplo e di Ianomi Spa.
 
«È un segno importante aver realizzato le case dell'Acqua a scuola - spiega la componente della Commissione Centrale Beneficenza della Fondazione Cariplo, Paola Pessina. Mettere infatti a disposizione dei ragazzi l'acqua pubblica nel luogo in cui trascorrono buona parte della loro giornata significa calare nel quotidiano un tema di importanza cruciale come il corretto utilizzo delle risorse esauribili. I vantaggi ambientali sono chiari: a fronte di una qualità ottima e costantemente monitorata, non c'è trasporto e non c'è produzione di rifiuti, come accade con l'acqua in bottiglia. E poi c'è il risvolto educativo. Un bene non si spreca; si consuma soltanto per quello di cui si ha bisogno. È un messaggio di sensatezza e sobrietà che deve passare alla generazioni più giovani».
 
Ianomi Spa si è occupata dell'attivazione delle due case dell'acqua al Majorana, dopo averne aperte, dal novembre 2009 a oggi, già sette, nei comuni soci di Bresso, Canegrate, Cormano, Vanzago, Solaro, Pregnana Milanese e Novate Milanese e alla vigilia di altre due inaugurazioni, a Nerviano e Parabiago. 
Vesna Tomasevic
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