31/01/2017 - 17:47

Agroalimentare: dal 19 aprile scatta obbligo origine in etichetta per latte e formaggi

Dal prossimo 19 aprile nel nostro Paese i prodotti caseari dovranno riportare in etichetta l'origine della materie usate. Martina (Mipaaf): più sicurezza e trasparenza per il consumatore.

A partire dal prossimo 19 aprile scatterà l’obbligo per i prodotti caseari di contenere in etichetta l’origine delle materia prime contenute.
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E’ stato infatti pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il decreto che introduce in etichetta l'indicazione obbligatoria dell'origine per i prodotti lattiero caseari in Italia. L'obbligo riguarderà tutte le confezioni e si applicherà al latte vaccino, ovicaprino, bufalino e di altra origine animale.

Questo nuovo sistema rappresenta una vera e propria sperimentazione in Italia e consente di indicare con chiarezza ai consumatori la provenienza delle materie prime di molti prodotti come il latte UHT, il burro, lo yogurt, la mozzarella, i formaggi e i latticini, spiega il ministero delle Politiche agricole. 

Le diciture che dovranno essere utilizzate nelle etichette saranno le seguenti: "Paese di mungitura: nome del Paese nel quale è stato munto il latte" e "Paese di condizionamento o trasformazione: nome del Paese in cui il prodotto è stato condizionato o trasformato il latte". Qualora il latte o il latte utilizzato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari, sia stato munto, confezionato e trasformato, nello stesso Paese, l'indicazione di origine può essere assolta con l'utilizzo di una sola dicitura: ad esempio "ORIGINE DEL LATTE: ITALIA". 

Inoltre se le fasi di confezionamento e trasformazione avvengono nel territorio di più Paesi, diversi dall'Italia, potranno essere utilizzate, a seconda della provenienza, le seguenti diciture: latte di Paesi UE: se la mungitura avviene in uno o più Paesi europei, latte condizionato o trasformato in Paesi UE: se queste fasi avvengono in uno o più Paesi europei. Se le operazioni avvengono al di fuori dell'Unione europea, verrà usata la dicitura "Paesi non UE". Sono esclusi solo i prodotti Dop e Igp che hanno già disciplinari relativi anche all'origine e il latte fresco già tracciato.

"Vogliamo garantire la massima tutela e trasparenza per consumatori e produttori. Con la sperimentazione dell'origine in etichetta, infatti, chi acquista potrà scegliere in modo informato e consapevole il Made in Italy. Si tratta di una svolta storica che consente un rapporto nuovo tra gli allevatori, i produttori e i consumatori” ha commentato il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina. "L'Italia continuerà a spingere perché questo modello si affermi a livello europeo e per tutte le produzioni agroalimentari, perché è una chiave decisiva per la competitività e la distintivita' dei modelli agricoli” ha concluso Martina. 
Rosamaria Freda
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