01/01/2013 - 01:00

Acque minerali: come sceglierle?

Con questo caldo un bel bicchiere di acqua è quello che ci vuole. Gli italiani amano particolarmente le acque minerali: 304 marche di acque minerali, per 12,3 miliardi di litri, 189 litri a testa, con 2,2 miliardi di euro di fatturato del settore.
L'Italia è al terzo posto per consumi pro-capite, preceduta solo dagli Emirati Arabi e dal Messico e il primato mondiale di produzione. Un vero affare per un prodotto che viene dal cielo, passa sulla terra e deve essere semplicemente imbottigliato e.... pubblicizzato. Ma come scegliere fra le tante marche che troviamo nel supermercato? In effetti il consumatore chiede genericamente "acqua minerale", al massimo sceglie quella gassata o liscia. È come chiedere una bottiglia di vino, differenziando solo il rosso dal bianco. Evidentemente non basta. Certo è che le etichette non aiutano nella scelta, perché la composizione viene indicata con sigle chimiche, di difficile comprensione.

Iniziamo con i consigli, tra parentesi riportiamo i valori limite consigliati. Il primo dato da leggere è il residuo fisso, cioè la quantita' di sali minerali disciolti in un litro d'acqua, che da l'idea della "pesantezza" dell'acqua stessa: si passa da quelle minimamente mineralizzate a quelle ricche di sali minerali: noi consigliamo di scegliere quelle che presentano un residuo fisso tra 400 e 600 milligrammi al litro (mg/l). Le acque minerali gassate, naturalmente o artificialmente, sono sconsigliate per chi soffre di acidità, gastrite o ulcera. Le acque solfate soprattutto se abbinate al magnesio hanno un effetto lassativo e possono interferire con l'assorbimento del calcio. Le acque clorurate , contengono maggior quantità di sodio e sono sconsigliate per gli ipertesi. Quelle calciche , risultano "pesanti" e danno all'acqua un sapore particolare ma non provocano i calcoli. Le florurate, possono dar luogo alla screziatura nello smalto dei denti e influiscono sulla mineralizzazione delle ossa: attenzione a farla bere ai bambini. I nitrati sono un indicatore dell'inquinamento del terreno; purtroppo è difficile trovare un'acqua priva di nitrati. C'è infine il problema di alcuni metalli tossici quali l'arsenico il cadmio, il cromo, il nichel che non devono superare i valori di legge, dei quali ovviamente ne sconsigliamo l'assunzione.

Fonte: Aduc.it
Vesna Tomasevic
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