19/09/2019 - 10:46

Abbigliamento da lavoro e rispetto dell’ambiente: si parte dal lavaggio

Igiene, Lavoro e Ambiente.

Oggi anche l’abbigliamento da lavoro viene realizzato con materiali che non danneggiano l’ambiente, questo però non basta per regalare una boccata d’ossigeno alla Natura che sempre più frequentemente ne ha bisogno.
In questo settore un elemento di fondamentale importanza è il lavaggio. 

Abbigliamento da lavoro e rispetto dell’ambiente si parte dal lavaggio
Abbigliamento da lavoro e rispetto dell’ambiente: si parte dal lavaggio.

Oggi anche l’abbigliamento da lavoro viene realizzato con materiali che non danneggiano l’ambiente, questo però non basta per regalare una boccata d’ossigeno alla Natura che sempre più frequentemente ne ha bisogno.
In questo settore un elemento di fondamentale importanza è il lavaggio
Evitare lavaggi inutili è senza dubbio il primo step, seguito dalla scelta di un rivenditore che proponga capi perfettamente in linea con ciò che si cerca. In questo scenario l’abbigliamento da lavoro Elis risponde ai requisiti, grazie alla sua esperienza e qualità.
La prima regola da mettere in pratica è quella di evitare l’uso dell’ammorbidente
Il motivo è semplice: contiene così tante componenti tossiche da essere inserito nella black list dei detersivi più nocivi. Senza contare poi, che per alcune professioni l’ammorbidente è particolarmente deleterio per la traspirabilità dei capi.
Un’altra regola è quella secondo cui i lavaggi non possano essere fatti più di una volta a settimana, a meno che non ce ne sia l’effettiva necessità.
Del resto, queste sono regole d’oro che valgono sia per gli abiti da lavoro che per quelli della vita quotidiana, motivo per cui è molto importante seguirle attentamente non sottovalutando i danni che lavaggi non necessari (a dire il vero, anche quelli necessari) possono provocare all’ambiente.

Come lavare i capi
Se ci accingiamo a lavare i nostri capi da lavoro è necessario sapere che vanno sempre lavati separatamente, anche quando non sono particolarmente sporchi o macchiati. 
Questo perché si tratta pur sempre di indumenti che sono stati a contatto con agenti ed elementi legati all’ambiente professionale che, quindi, devono essere trattati separatamente.
Oltre a fare molta attenzione all’uso dell’ammorbidente (che sarebbe consigliato evitare a priori), è anche necessario scegliere con criterio il detersivo con cui lavare perché quello sbagliato, oltre a nuocere all’ambiente, può comportare il deterioramento anticipato dei capi. 
È sempre consigliato seguire le istruzioni riportate sulle etichette dell’abbigliamento da lavoro, ma pensare anche alla soluzione migliore per l’ambiente che ci circonda.
Per l’asciugatura, infine, è consigliato optare per la soluzione naturale, meglio se con il capo piegato al contrario in modo da evitare pieghe. 
Da evitare, il ferro da stiro perché questo, come qualsiasi altro strumento collegato alla corrente, inquina. 
Ecco perché anche il suo uso andrebbe evitato, per di più quando come in questo caso non è necessario. Si tratta di una soluzione che unisce comodità e necessità per la salute del pianeta.

Altre soluzioni per il lavaggio
Quando si parla di abbigliamento da lavoro è necessario sapere che manutenzione e pulizia spettano per legge al datore di lavoro. 
Precisamente questa regola vale quando gli indumenti vengono a contatto con polveri nocive, agenti chimici pericolosi, agenti biologici, per quelli cioè che si configurano come Dispositivi di Protezione Individuale (DPI).
In questo caso la pulizia non viene effettuata nella lavatrice di casa, ma in luogo apposito grazie a una azienda specializzata che oltre a lavare igienizza i capi. In questo caso l’ambiente non ne giova particolarmente perché vengono utilizzati detergenti a uso non domestico, quindi più aggressivi. 
Ma in questo caso la soluzione può essere considerata indispensabile.  

Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile
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