01/01/2013 - 01:00

A Ravenna cassonetti intelligenti per i Raee

Dal 26 al 28 settembre, all'interno della kermesse "Fare i conti con l'ambiente", Hera, Ecolight ed Ecolum, svelano i prototipi dei contenitori intelligenti per la raccolta dei rifiuti elettronici. Al via nel 2013 il progetto europeo sulla tracciabilità dei RAEE, che li porterà a Bologna, Ravenna, Castenaso e Lugo.
Dal 26 al 28 settembre, in Piazza del Popolo a Ravenna, Hera mette in mostra due prototipi di cassonetti "intelligenti" per i RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), all'interno del Festival "Fare i conti con l'ambiente" organizzato da Labelab. Si tratta di modelli che rivoluzioneranno la raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici e che verranno istallati dal 2013 a Bologna, Ravenna, Castenaso e Lugo, nell'ambito del progetto dell'Ue Identis Weee (Identification DEterminatioN Traceability Integrated System for Weee). Insieme a partner come il Consorzio Ecolight (Italia) e la Fundación Ecolum (Spagna), Hera è stata scelta per fare da capofila di questo progetto sperimentale, che ha l'obiettivo di incrementare, in particolare, la raccolta dei piccoli elettrodomestici, oltre che di quelli più noti (come tv o monitor), e, contemporaneamente, permetterne la completa tracciabilità. I cassonetti intelligenti saranno di due tipi. Il primo è un "RAEE mobile", un camion itinerante attrezzato per ricevere qualsiasi tipo di RAEE che si sposterà sui territori stabiliti. L'altro, invece, è il primo cassonetto stradale dedicato ai piccoli rifiuti elettrici: sarà posizionato in punti strategici della città e si aprirà attraverso una tessera magnetica, data in dotazione ai cittadini. In questo modo, sarà possibile tracciare l'intero percorso del rifiuto garantendo la trasparenza dell'intero processo di gestione fino al recupero finale delle materie prime.

Gli stessi modelli esposti a Ravenna saranno poi utilizzati anche a Saragozza, altra città pilota del progetto in Spagna. La chiusura del progetto è attesa per il 2015, quando si avrà il quadro completo dei risultati raggiunti. L'investimento previsto è di 3,5 milioni di euro, co-finanziato dall'Unione Europea e patrocinato, tra gli altri, da Anci, Federambiente, Regione Emilia-Romagna e dagli stessi comuni coinvolti. Aumentare la raccolta dei RAEE significa incrementare il recupero di materie prime importanti come ferro, alluminio, vetro o anche preziose, come tungsteno o palladio, che possono essere riutilizzate nei cicli produttivi. I RAEE, inoltre, sono in buona parte classificati come rifiuti pericolosi, per cui recuperarli significa dare una mano all'ambiente, visto anche che, per via delle innovazioni tecnologiche, il largo uso e consumo di materiali elettronici è ormai all'ordine del giorno. Infine, progetti come quello di Identis Weee, permettono la tracciabilità dell'intero ciclo di vita di queste apparecchiature per impedirne la dispersione nell'ambiente e tutelare la salute delle persone.

Nel 2011 sono state circa 14 mila 800 le tonnellate di RAEE, i Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, raccolte da Hera nell'intero territorio in cui opera, attraverso le sue 135 stazioni ecologiche e i servizi di ritiro dei rifiuti ingombranti. Solo a Bologna, ne sono state recuperate quasi 4 mila 300, il 24% in più rispetto al 2010 (3.487 tonnellate). Un trend in crescita per il Gruppo (+2%), che conferma il risultato già raggiunto nel 2010 di quasi 6 Kg/abitante all'anno di RAEE raccolti in maniera differenziata, il 40% in più della media nazionale, contribuendo a fare dell'Emilia-Romagna la seconda regione in Italia per il recupero di questi rifiuti.
Tommaso Tautonico
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