01/01/2013 - 01:00

A Key Energy la città diventa 2.0

Smart grid e smart cities: la città del futuro ha aperto la terza giornata dell'evento riminese in corso fino a sabato. Undici miliardi di euro dall'Unione Europea per i progetti migliori. Previsti tagli alla CO2 fino al 30% entro il 2020. L'Enea: "L'Aquila riparte da un anello intelligente lungo quattro chilometri"
Anche la città diventa "2.0". Grazie a reti intelligenti che integrano energie pulite e rinnovabili, mobilità sostenibile, sicurezza e servizi pubblici. La smart city del futuro è "spinta" da circa 11 miliardi di euro, fondi europei inclusi nel Set Plan dell'Unione europea (European strategic energy technology plan), e permetterà di ridurre del 20% il consumo energetico e del 30% le emissioni inquinanti entro il 2020.
E' quanto emerso questa mattina a KEY ENERGY 2011, la quinta edizione della Fiera Internazionale per l'Energia e la Mobilità Sostenibili in corso fino a domani a Rimini Fiera, nel corso del convegno "Dalle smart grids alle smart cities" coordinato dal direttore scientifico di KEY ENERGY, Gianni Silvestrini.

Quest'anno la manifestazione riminese dedica un'intera area (padiglione D3) alle "Smart Cities", come declinazione e approfondimento dell'area-mostra "Città Sostenibili" di Ecomondo.
Capofila tecnologico delle città intelligenti tricolori è l'Enea. Come spiega Mauro Annunziato, coordinatore dell'area smart cities dell'Agenzia: "L'Enea coordina l'Urban energy network partendo dall'approccio che la città 2.0 sarà un insieme di reti interconnesse e non più solo di quartieri. In questo modello - osserva Annunziato - la città in movimento è guidata dai cittadini grazie al resource on demand, cioè a servizi flessibili e interattivi. Quello che manca oggi è infatti la bi-direzionalità dei servizi".

Un esempio? Il cosiddetto smart lighting, un sistema di lampioni intelligenti a risparmio energetico capaci di fare anche info-mobilità.
Un prototipo della città del futuro sta nascendo all'Aquila: due anni dopo il sisma che l'ha sconvolto, il centro storico della città sarà "avvolto" da uno smart ring di 4 chilometri, fulcro tecnologico dei nuovi servizi intelligenti. Punta invece l'attenzione sul patrimonio immobiliare Silvestrini. "L'esplosione delle rinnovabili intermittenti come il sole e il vento impone un rapido intervento per rendere intelligenti le reti - ricorda l'ingegnere - ma anche le città saranno coinvolte dai cambiamenti con gli edifici che progressivamente diverranno produttori anziché consumatori di energia". Un'esplosione che è tutta nei numeri, quelli sottolineati da Massimo Gallanti, direttore del dipartimento sviluppo sistema elettrico di Rse (Ricerca sul sistema energetico): "Al 30 settembre 2011 erano connessi alla rete italiana 17.500 MW di rinnovabili intermittenti.

Le smart grid - dice Gallanti - renderanno disponibile quell'energia pulita dove serve e quando serve, on demand". Insomma: rinnovabili, auto elettriche, conivolgimento diretto dei consumatori nel mercato dell'energia. Tutte novità sviluppate nei servizi innovativi e nelle soluzioni tecnologiche che due colossi italiani, Enel e Telecom Italia, hanno presentato al convegno per voce di Donata Susca, responsabile dell'efficienza energetica per Enel Distribuzione, e Andrea Costa, responsabile vertical marketing e smart services del settore pubblico per Telecom Italia.
Marilisa Romagno
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