17/08/2010 - 21:56

21 agosto Earth overshoot day

Le risorse della terra per il 2010? finiranno il 21 agosto.Wwwf: “basta prestiti dalla natura. è ora di rientrare nei limiti del pianeta”. “Il mondo sta attraversando un periodo di grave crisi economica, ma il deficit ecologico che abbiamo accumulato è molto più grave di qualunque crisi economica.
Quest’anno ci abbiamo messo meno di nove mesi per esaurire il budget di risorse naturali che il pianeta era in grado di  offrire. Lo rivelano i dati del Global Footprint Network, l’organizzazione di ricerca ambientale statunitense, che ogni anno calcola il momento in cui l’umanità arriva ad utilizzare tutte le risorse che il pianeta è in grado di fornire. Nel 2010, l’overshoot day cadrà già il 21 agosto, giorno in cui l’umanità avrà richiesto tutti i servizi ecologici – dalla capacità di assorbire la CO2 alla produzione di materie prime come il cibo – che la natura poteva fornire quest’anno. Da quel giorno in poi, fino alla fine dell’anno, soddisferemo la nostra domanda ecologica attingendo alle riserve  di  risorse naturali e accumulando gas serra in atmosfera.

“Il mondo sta attraversando un periodo di grave crisi economica, ma il deficit ecologico che abbiamo accumulato è molto più grave di qualunque crisi economica che abbiamo attraversato e che potremo attraversare in futuro – dichiara Gianfranco Bologna, direttore scientifico del WWF Italia – Non possiamo più chiedere ‘prestiti’ alla natura per finanziare i nostri consumi. Gli sconvolgimenti climatici e naturali degli ultimi tempi lo confermano. L’uomo deve porre fine allo stile di vita consumistico che sta drammaticamente impoverendo il pianeta, con ricadute evidenti anche sul benessere umano. È ora che governi, imprese e consumatori colgano al più presto tutte le opportunità offerte dalla green economy e da uno stile di vita sostenibile, per impostare  un futuro in cui le necessità umane rientrino nelle possibilità del pianeta di sostenerle.”

l 13 ottobre sarà lanciato in tutto il mondo il Living Planet Report 2010, pubblicazione realizzata ogni due anni dal WWF in collaborazione con il Global Footprint Network e il Water Footprint Network, che aggiornerà i dati dell’impronta ecologica di tutti i Paesi del mondo, farà il punto sull’impronta idrica dell’agricoltura e sul ruolo dello stoccaggio di carbonio degli ambienti forestali, indicando come le nostre scelte alimentari ed energetiche possano riportarci su un percorso di sostenibilità a beneficio dell’ambiente e del benessere dell’uomo.
E sul sito www.improntawwf.it è possibile calcolare la propria impronta di carbonio, che rappresenta la fetta più incisiva dell’impronta ecologica dell’uomo, per iniziare da subito una “dieta di CO2” che fa bene anche al pianeta.

Che cos’è l’ “Overshoot Day”?
Per la gran parte della storia umana, l’uomo ha vissuto in linea con le capacità della natura, consumando risorse e producendo anidride carbonica in quantità inferiori rispetto a quelle che il pianeta era in grado di rigenerare e assorbire ogni anno.
Ma all’incirca tre decenni fa, abbiamo superato un limite cruciale, e la domanda di servizi naturali da parte dell’uomo ha iniziato a superare i ritmi secondo cui il pianeta riusciva a fornirli. Questa distanza tra la domanda e l’offerta, nota come “overshoot”, ovvero superamento del limite ecologico, è aumentato stabilmente ogni anno. Oggi la natura impiega un anno e sei mesi per rigenerare le risorse che l’umanità richiede in un solo anno e si stima che nel 2010 la popolazione mondiale utilizzerà il 150% delle risorse che il pianeta può generare in un anno.

Ridurre le emissioni di CO2 per bilanciare il budget ecologico
I cambiamenti climatici sono probabilmente i segnali più importanti della nostra “bancarotta” ecologica. La nostra impronta di carbonio (il Global Footprint Network la calcola come l’estensione di terre e mari che servirebbe per assorbire tutta la CO2 che produciamo) rappresenta la fetta maggiore dell’impronta ecologica umana, ed è di gran lunga quella in maggiore aumento. La nostra impronta di carbonio è più che raddoppiata dal 1970. In questo periodo, è aumentata a una velocità tre volte maggiore rispetto al consumo del suolo, il secondo ambito in cui la nostra impronta ecologica è cresciuta più velocemente. Le emissioni di CO2 oggi hanno la responsabilità di oltre la metà della domanda dell’uomo nei confronti della natura. Stiamo producendo molta più anidride carbonica di quanto i sistemi naturali del pianeta possano assorbire e così la Co2 si sta accumulando nell’atmosfera contribuendo ai cambiamenti climatici.

Come viene calcolato l’Overshoot Day
Ogni anno, il Global Footprint Network calcola l’impronta ecologica globale – ovvero l’estensione di terra produttiva e aree marine necessaria per produrre le risorse che consumiamo e assorbire i nostri rifiuti, comprese le emissioni di CO2 – e la confronta con la biocapacità, ovvero l’abilità degli ecosistemi di rigenerare risorse. L’Overshoot Day è calcolato in base ai dati del 2007 (l’anno più recente per cui i dati sono disponibili) e alle proiezioni basate sulle percentuali di crescita della popolazione mondiale e dei consumi, così come sul legame tra il PIL mondiale e la domanda di risorse.

L’anno scorso, l’Earth Overshoot Day era stato il 25 settembre. Quest’anno ha anticipato di più di un mese. Questo anticipo non è dovuto a un improvviso cambiamento nella domanda di risorse, ma piuttosto ai miglioramenti raggiunti nella metodologia di calcolo, che ci consentono di cogliere in maniera più adeguata la portata dell’overshoot (per esempio, i dati più recenti mostrano che il mondo ha meno biocapacità disponibile rispetto a quanto si credeva  in precedenza, soprattutto nell’ambito dei terreni di pascolo).
 
Marilisa Romagno
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